Sala dell’hotel Lido Garda piena per la chiusura della campagna elettorale di Aurelio Lo Fazio, candidato sindaco del Pd e della civica #unaltracittà.
“Siamo pronti ad amministrare la città, chiudiamo la triste pagina della destra-centro che dal ’98 ha guidato Anzio, ha portato allo scioglimento per mafia e oggi si ripresenta direttamente o per interposta persona” ha detto Lo Fazio.
L’incontro, al quale hanno preso parte il segretario regionale del Pd, Daniele Leodori (“qui c’è un’occasione storica”), la consigliera regionale Michela Califano e il candidato sindaco di Nettuno, Nicola Burrini, è stato aperto con la relazione del sociologo Fabio Piacenti, presidente dell’Eures, sugli indicatori socio demografici ed economici che riguardano Anzio.
“Per amministrare occorre conoscere – ha detto Lo Fazio – e abbiamo chiesto a uno dei massimi esperti delle dinamiche del territorio di fornire una fotografia della realtà. È in base a questa che mireremo le nostre politiche per i cittadini, anche attraverso un ufficio studi e programmazione. La popolazione è cresciuta del 58,7% dal 2002 a oggi, cosa è stato fatto per i nuovi residenti? Che servizi sono stati offerti? Lo abbiamo sotto gli occhi: nessuno”. Nell’illustrare gli indicatori di fragilità, Piacenti ha parlato di un territorio che “non ha avuto qualità né programmazione”.
Partendo da qui Lo Fazio ha toccato i principali punti del programma. “Inizieremo da quello che si può fare subito, restituire il decoro alla città: un piano straordinario di pulizia e di manutenzione delle strade. Sui rifiuti lavoreremo immediatamente con Nettuno per arrivare a una gestione condivisa che abbassi il costo per i cittadini, dopo il fallimento dell’ingresso in Aet. Un passaggio successivo – ha aggiunto – sarà la nuova impostazione della macchina amministrativa che il mio competitor di destra-centro ha bistrattato e che invece intendiamo valorizzare, attraverso una formazione mirata e con obiettivi certi da raggiungere, senza ingerenze della politica e senza tolleranza verso comportamenti non consoni. I cittadini saranno al centro dell’attenzione degli uffici, avranno un’App per i servizi, un ufficio relazioni con il pubblico aperto e funzionante, l’attenzione ai più fragili”.
Non è mancato un passaggio relativo al porto: “Che è a rischio chiusura per responsabilità precise di chi ha guidato la città e oggi si ripropone. Avvieremo immediatamente un confronto con Regione e autorità preposte per salvaguardare i lavoratori della Capo d’Anzio, i sub concessionari e l’indotto. Siamo per una concessione pubblica e la sistemazione del bacino attuale, basta con i voli pindarici. Il problema sarà affrontato nella maniera più condivisa possibile all’interno del Consiglio comunale”.
Infine l’impegno sulla legalità: “È stato il faro della mia vita e dell’attività professionale e politica che ho svolto. In Comune c’è chi si girava altrove, non accadrà più perché i piani su anti corruzione e trasparenza saranno un impegno quotidiano”.
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