Carlo Conte, ex sindaco del Pd di Nettuno, torna ad attaccare l’Universita Agraria. “Con le unghie a difesa del fortino. Nella lunghissima difesa dell’ insolitamente loquace presidente dell’Agraria, di cui notiamo progressi lessicali e amministrativi – all’osso tre gli argomenti: lo statuto che consente quelle assunzioni senza trasparenza e l’aumento spropositato dei canoni. Ricordiamo che quello statuto venne votato da pochi e comunque senza numero legale e ribadisco per gestire un grande patrimonio pubblico. Perché i membri del cda eletti in una lista diversa dovrebbero abdicare al ruolo di opposizione e di controllo previsto. Domanda: visto che facciamo tutti parte dell’Universita Agraria perché non ci chiamate quando vi spartire le poltrone??”.
