Si è tenuto ieri mattina presso il Liceo Scientifico Innocenzo XII di Anzio un incontro tra gli studenti con Giovanni Impastato, fratello di Peppino “martire” della lotta alla mafia negli anni ’70, nell’ambito dell’iniziativa “Giovani Partigiani” curato dall’Anpi e dalle associazioni La Tamericie e Baraonda e che ha coinvolto oltre agli studenti dello scientifico anche quelli del Classico e dell’Istituto Emanuela Loi.
La giornata è cominciata con l’esibizione dell’attore Simone Barraco, direttore artistico del centro artistico Il Girasole di Nettuno, che ha omaggiato la presenza di Giovanni Impastato con un monologo tratto dal film “I cento passi“, meravigliosa pellicola di Marco Tullio Giordana che racconta la vera storia di Peppino Impastato e della sua battaglia nella sua città, Cinisi, contro la mafia e contro il boss Gaetano Badalamenti che abita proprio a “cento passi” dalla sua casa.
Durante l’incontro Giovanni Impastato ha raccontato la sua esperienza a fianco del fratello, l’importanza della figura di Felicia, loro madre, e di quanto l’impegno e la morte del fratello abbiano fatto scattare in lui una spinta verso l’impegno sociale in contrasto alle organizzazioni criminali di stampo mafioso.
E’ stato sottolineato più volte come il contrasto alla mafia è possibile solo se si lotta contro le ingiustizie sociali, mossi dalla volontà di trasformare in senso progressista la società. Bisogna essere cittadini consapevoli e cercare di applicare la nostra Costituzione, senza limitare questa azione di contrasto con all’impegno delle forze dell’ordine. L’antimafia o è sociale e democratica o non è.