Con questo scritto il Papa – come lui stesso ha spiegato – ha risposto a numerose lettere dai detenuti del “carcere di Latina” chiedendo anche di considerarlo una risposta personale a ciascuno di loro. «L’augurio che «le ore, i giorni, i mesi e gli anni passati o che state trascorrendo in codesta casa circondariale di Latina, vengano visti e vissuti non come tempo perso o come una temporanea punizione ma come un’ulteriore occasione di autentica crescita per trovare la pace del cuore e la forza per rinascere tornando a vivere la speranza nel Signore che non delude mai», ha scritto il Papa.
La missiva è stata accompagnata anche dal dono di un nuovo Messale, «affinché scopriate nella Santa Messa la traccia del cammino quotidiano con il Signore che è il medico efficace delle vostre ferite, l’amico fedele di ogni giorno e il nutrimento necessario per sostenere quel cammino di salvezza e di liberazione che nemmeno le sbarre del carcere possono impedire». Da ultimo una richiesta a cui Bergoglio ci hai ormai abituati: «Per favore, pregate per me!», accompagnata dalla sua firma autografa: «Franciscus».