Home Cultura e Spettacolo Carlo Cotti, nettunese d’adozione, alla Biennale di Venezia 2019

Carlo Cotti, nettunese d’adozione, alla Biennale di Venezia 2019

CARLOCOTTI , NETTUNESE, D’ADOZIONE,  ALLA BIENNALE VENEZIA 2019

eh si- mi spiego – rivivendo la Vita in un film—da ideato scritto diretto e  prodotto

Fine 2017—inizio 2018—Steve della Casa, Hollywood Party Rai 3, e non solo, mi telefona, preannunciandomi, che sono in predicato per l’assegnazione del Premio Stracult 2018—per il complesso artistico della mia carriera cinematografica… e se – mi ricordo di avere partecipato nel 1963 (mille novecento sessantatre) 24enne al film “ Lo Spretto del dr. Hitchcok “ di Riccardo Freda…. La mia risposta è affermativa… con l’aggiunta.. di “non ho amato i film horror“.

Dicendomi una parolaccia Steve aggiunge…”Se ti siano piaciuti o no… tu sei citato nei titoli di coda…”  gli ricordo che nel 2013 — arrivando a vivere a Nettuno… c’era un Festival del Film Horror, organizzato dal Comune nettunese “fan” dell’Horror picture, con registi celebri.

Ci sei andato? Steve no, l’horror is not my cupo of tea.

Marzo 2019. Steve, un invito a Roma, per intervistarmi per un docufilm che sta preparando sul Cinema Horror anni 1960 — non vorrei, ma Steve è un amico con la A maiuscola, accetto, chiedendo pochi giorni per ricordarmi – la memoria mi funziona, ma devo fissarmi sul quel 1962. Cerco sul libretto contributi E:N:P.A.L.S – e  la mia vita – salta agli occhi – rivive  in un film- scelto scritto diretto, 1962 – “ job runner-volontario, rimborso spese”, (foto Notte fonda, distribuisco bevande alla troupe, con me Marcello Gatti, un Grande direttore della fotografia).  A Napoli, 4 mesi, per il film di Nanni Loy “Le quattro giornate di Napoli”. Vengo chiamato da Romolo German , l’ispettore di produzione del film di Loi, e mi propone,  per “Lo spettro del dottori HIchcok“ film di Riccardo Freda. “Il mio primo contratto – paga salariale, come assistente segretario di produzione“. Tutta diversa l’atmosfera, con Nanni Loy la troupe era formata da 70/80 persone,,,, con Freda.. troupe minima sindacale, riprese in due settimane, tutte in una villa ai Parioli, (dal capo macchinista, un piccolo ciak). Splenditi incontri con Barbara Steele Elio Iotta, Peter Baldwin che incontrerò anni dopo, marito di Emi de Sica, la prima figlia di Vittorio de Sica—I ricordi sul film , affiorano, non avevo mai visto il film, la prima volta nel 1989-1990—in Francia,.. portato da Jean Philippe, il mio aiuto regista per Bille en te^te,  in un cinema del V°, dove c’era una retrospettiva dedicata a Freda, in Francia è un mito

L’intervista inizia e termina. Del docu “Horror” non ne so più niente, so solo che dopo di me sarebbero stati intervistati Pupi Avati e Dario Argento—due Grandi…

“Agosto 3—2019, da Steve vengo a sapere che il docu si chiamerà “Boia, maschere e segreti” è alla Biennale Cinema Venezia 2019, in concorso Documentari Classici…proiezione 5 settembre pv. E io sono invitato ufficialmente—Questa volta la parolaccia esce dalla mia bocca…”.

E NON PRENDERMI PER I FONDELLI….

Parolaccia e  SEI INVITATO. Sei parte del documentario—con ricordi legati, in prima persona, a quel periodo, la liberatoria l’hai firmata, e – parolaccia, ci vediamo il 5 a Venezia…

Solo , Rido, so prendermi per i fondelli.  Rido, penso “80enne a Venezia sul Red carpet, Red anche dalle risate. L’horror continua a non piacermi, mi vedrò nel docu, non mi ricordo cosa ho detto — ma mi dico “da cosa – nascerà altro“ Sicuramente, progetti aspettano“…