Compie 60 anni domani Bruno Conti, Nettunese doc, campione del mondo 1982 amatissimo calciatore della Roma e della Nazionale. Una vita di successi con la conquista, sempre con la maglia della Roma di cui è stato anche allenatore durante una breve parentesi, di 5 Coppa Italia e di uno scudetto. Oltre ovviamente il mondiale spagnolo. Trofei vinti sempre da protagonista, diventando una bandiera della Roma dove ha giocato dalla fine degli anni ’70 sino al ’91, e una colonna della nazionale azzurra tanto da guadagnarsi in terra di Spagna il soprannome di ‘Marazico’, nato dalla crasi dei nomi di due grandissimi del calcio (Maradona e Zico) e venendo indicato proprio da ‘o rey’ Pelé quale miglior giocatore del torneo. “Me ‘vojono’ bene pure i laziali”, racconta orgoglioso Conti. Una storia, la sua, che comincia il 13 marzo del ’55 a Nettuno, unica città probabilmente dove il calcio non è l’unico sport di ‘casa’ ma deve convivere con il baseball. E proprio per il baseball i tifosi italiani (e ovviamente romanisti) rischiarono di perdere il talento del giovane Conti che fu ad un passo dal trasferirsi oltreoceano. “Mi volevano a Santa Monica” racconta ricordando che fu il padre, “malato di Roma”, a dire di no. Conti è rimasto legato alla sua Roma e dal campo è passato alla scrivania curando il settore giovanile dei giallorossi. Tanti auguri campione.