Home Cultura e Spettacolo Associazione La Teca, il programma della lunga estate ad Anzio

Associazione La Teca, il programma della lunga estate ad Anzio

Sarà un'estate lunga quella dell'Associazione Culturale La Teca di Anzio. Terminate le visite in trenino alle tre ville nobiliari di Anzio

Sarà un’estate lunga quella dell’Associazione Culturale La Teca di Anzio. Terminate le visite in trenino alle tre ville nobiliari di Anzio: Villa Albani, Villa Sarsina e Villa Adele (ultimissima il 25 agosto), ci spostiamo al 3 agosto nel Teatro all’aperto di Villa Adele dove, in collaborazione con la Proloco Città di Anzio, presenteremo un concerto/spettacolo in ricordo dei 50 anni della morte di Luigi Tenco: “Lontano…Lontano”. Tenco si muove all’inizio degli anni sessanta, in una Italia conformista e benpensante, tesa al benessere economico, allo sviluppo industriale ed edilizio. La canzone ha ufficialmente il compito di assecondare questo ottimismo sociale dilagante: deve essere gradevole, un motivetto facile, orecchiabile, buona per le spiaggie estive e le feste danzanti. Non deve assolutamente occuparsi di politica, bensì deve tutelare le sacre istituzioni sociali: stato, patria, chiesa cattolica, famiglia, matrimonio.  Invece per Luigi, figlio adottivo della beat generation e degli chansonniers francesi, la canzone nasce dalla necessità di esprimere i propri sentimenti e di farlo con sincerità e realismo, usando un linguaggio semplice, quotidiano, quello della gente comune, un linguaggio accessibile a tutti. E poi con una canzone si possono anche esprimere le proprie convinzioni politiche e sociali, si possono denunciare le cose che non vanno bene per poter costruire, di contro, un futuro migliore. Così Luigi inizia la sua personale battaglia culturale per affrancare la canzone dal rango di vuota musichetta fischiettabile a quello di composizione musicale e poetica vera e propria, portatrice anche di valori etici e sociali. Ingresso euro 10. Prevendita presso la sede della Proloco di Anzio, Via Mimma Pollastrini 5.

Nucleo centrale della proposta al Parco Archeologico invece è il binomio dei due processi a Caligola e a Nerone che l’Associazione Culturale LA TECA ha allestito nel 2012 in occasione dell’anniversario dei duemila anni dalla nascita di Caligola. Entrambi i testi sono stati presentati in forma di lettura drammatizzata, e sono caratterizzati da una particolare struttura interattiva che, attraverso votazione finale, lascia alla decisione del pubblico l’esito del processo. Questa peculiarità e il profondo legame che unisce i soggetti trattati alla storia del territorio, hanno decretato da subito un grande successo e un forte apprezzamento da parte del pubblico; successo e apprezzamento che si sono rinnovati dall’estate del 2014, quando, i due processi sono stati ripresentati, in un nuovo allestimento. In quest’occasione l’adesione del pubblico ha superato ogni aspettativa, confermando ancora una volta la validità del progetto e le sue altissime potenzialità culturali e turistiche.

E allora venerdì 4 agosto alle 21,30 andrà in scena “Processo a Caligola” di Natalini e Santucci, l’11 agosto “Processo a Nerone” di Augias e Polchi (dove voi sarete i giudici), e il 18 “Cesare” di Santucci da Shakespeare. Per i Processi saranno protagonisti Mario Biondino, Flavio Marigliani, Flavia Martino e Salvatore Santucci; per “Cesare” Mario Biondino e Flavio Marigliani. Interverranno anche gli psicologi Dottor Simone Borri e Alberto D’Orso. Ingresso euro 5. Apertura cancelli ore 21, inizio 21,30. Posti limitati. Parco Archeologico di Anzio. Info La Teca 3477372366.

Infine, uscendo dalla storia del territorio, festeggeremo i 310 anni della nascita di Carlo Goldoni rappresentando “La locandiera”, il 16 e 17 agosto alle 21,30 presso Forte Sangallo a Nettuno e domenica 20 alle 21,30 ad Anzio nella suggestiva cornice della settecentesca Villa Sarsina. Ingresso euro 10. Protagonisti: Flavia Martino (Mirandolina), Giovanni Mattia (Cavaliere di Ripafratta), Mario Biondino (Marchese di Forlipopoli) e Flavio Marigliani (Conte di Albafiorita). Adattamento e Regia di Salvatore Santucci.

Una rivisitazione,comunque in costume, della più famosa delle commedie goldoniane, la prima della “riforma”che avrebbe dovuto segnare la fine della “commedia dell’arte”. Ma tante saranno le sorprese!