E’ un viaggio onirico, dall’infanzia al presente, quello messo in mostra alla galleria Richter Fine Art di Roma dove è allestita la mostra Dream Escape di Elena Bellantoni.
“L’artista – si legge nella presentazione dell’evento – ritorna nella capitale con un’esposizione incentrata sui temi della bellezza, della natura e della decadenza attraverso diversi idiomi espressivi che (…) vedrà esposti anche una serie di bozzetti un suo lavoro composto da fotografie scattate su via Laurentina nel tratto Roma-Anzio, noto per il mercato del sesso. Tuttavia, eliminando ogni riferimento all’erotismo, Elena restituisce alle prostitute la loro dignità mettendone in risalto la loro fragilità pur raffigurandole nel loro universo fatto di mistero e sogni infranti”. “Il medium della pittura, a lei molto caro ma coltivato in modo isolato e raramente mostrato rispetto alla sua produzione videoperformativa, evidenzia la costante volontà dell’autrice di continuare a sperimentare pur mantenendo una forte coerenza concettuale. Pennellate decise dal sapore impressionistico tratteggiano giovani donne nigeriane immerse in paesaggi dai colori luminosi in cui l’apparente ambientazione idilliaca e la grazia delle figure si contrappongono a piccoli particolari rivelatori di scenari legati al mondo della prostituzione. Carnalità e innocenza, degrado e beltà attestano l’impegno sociale e politico della serie pittorica Dream Escape, da cui il titolo della personale, come di tutta la sua ricerca artistica. Punto focale del progetto è l’identità: sia le protagoniste ritratte ad olio sia la fanciulla del video sono sempre colte di spalle”.