Sempre in perfetto orario e con un pubblico attento e interessato, si è svolto il terzo appuntamento di “Per Bacco che libro – Rassegna di libri, musica e degustazione”, che fino al 20 aprile, ogni giovedì alle 16.30, accompagnerà gli scrittori alla presentazione del loro libro, presso la Cantina Bacco a Nettuno in via Eschieto 1.Durante il terzo appuntamento abbiamo avuto l’occasione di conoscere Umberto Mucci, fondatore e CEO di We the Italians, la piattaforma online con il più alto numero di contenuti che mettono in relazione Italia e Stati Uniti. We the italian è una compagnia che grazie a video, interviste, promozione eventi e tanto altro mette in risalto l’italianità in America con tutte le sue possibili declinazioni. Dalla piattaforma online nasce il libro “We the Italians – Gli italiani d’America si raccontano”, che racchiude 50 interviste sull’Italia negli USA.
L’autore del libro racconta: “ Mi sono innamorato degli Stati Uniti già da bambino, mio padre mi raccontava di essere stato salvato dagli americani ai tempi della liberazione fascista, lo avevano aiutato a ricominciare una nuova vita e infine mi raccontava che gli diedero una medaglia. Penso che la gratitudine che dobbiamo agli americani non sia mai da dimenticare”. Umberto Mucci spiega secondo la sua teoria come gli Stati Uniti e l’Italia siano paesi che si completino a vicenda: da una parte c’è la creatività italiana, la passione e il “drive” del nostro paese; dall’altra ci sono gli Stati Uniti, dove tutto è possibile, dove i sogni si realizzano e dove dal niente si possono raggiungere grandi successi. Ecco allora che all’interno del libro vengono riportate le tante storie e interviste di italiani in America che sono riusciti a “fare centro”, personaggi sconosciuti agli italiani che in America sono idoli. Racconta Umberto Mucci: “Gli americani ritengono che tutto quello che viene dall’Italia sia di lusso, se vogliono apparire cool comprano vestiti italiani, se vogliono fare bella figura portano la loro donna a mangiare cibo italiano e questo perché hanno una grande opinione dell’Italia. Ci stimano, sanno che siamo un popolo di persone che se vogliono qualcosa hanno la capacità per prendersela. E’ per questo che credo che l’Italia abbia bisogno di più Stati Uniti, se cominciassimo a venderci come ci vedono loro capiremmo che abbiamo grandi potenzialità”.
Come in ogni appuntamento l’esperto enologo della Cantina Bacco ha presentato un vino del territorio nettunese; questa volta ad allietare il palato della platea è stato lo Scoglio d’Orlando Bio, un vino bianco fresco e dai profumi esotici.
A concludere, il contributo musicale di Gianmarco Ottaviani alla chitarra, che ha presentato la sonatina di Marco Giugliani e cinque studi di Matteo Carcassi.
Di Sara Passarella
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