Si è tenuta nella giornata di ieri alle 13, presso la sala interna di Villa Sarsina ad Anzio la presentazione della mostra organizzata dalla Cooperativa Le Tre fontane, che gestisce i centri Cara di Anzio e Nettuno, in cui vengono ospitati i migranti. L’iniziativa è stata organizzato dalla Coop con la collaborazione dei migranti, molti dei quali giovanissimi, scampati ad un destino di guerra e morte nel proprio paese di provenienza.
Alla cerimonia di presentazione hanno presto parte il Delegato della Prefettura di Roma all’immigrazione Roberto Leone (ex sub commissario del Comune di Nettuno) l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Anzio Roberta Cafà e il consigliere Umberto Succi. Dopo la mostra organizzata a Nettuno che ha trattato della tematica del viaggio, questa volata si è deciso di puntare sulla questione del lavoro e delle difficoltà di molti ragazzi extracomunitari ad integrarsi sui nostri territori. Ma anche di come questo sia possibile. Ad essere esposte, tra le opere d’arte realizzate dai ragazzi, tra cui alcuni quadri di pregio che ritraggono le bellezze di Nettuno, anche le foto dei ragazzi al lavoro.
I migranti infatti hanno preso parte con successo ad esempio alla giornata di pulizia al Borgo medievale, in cui si sono impegnati enormemente sistemando le pareti vandalizzate dai graffiti e lavorando fianco a fianco con i volontari locali, con cui infine hanno pranzato insieme, ma anche ad un progetto di integrazione siglato tra l’ex commissario Moscarella al Comune di Nettuno (oggi assente alla cerimonia) e la Prefettura che ha portato i giovani migranti volontari ad effettuare lavori di sistemazione strutturali al parco Palatucci, compresa la sistemazione della recinzione. Iniziative che dimostrano come l’integrazione e la collaborazione, con un po’ di impegno sia possibile e come contrariamente a quanto molti sostengono, siano in tanti a voler ospitare questi ragazzi in fuga.