Le sfilate di Parigi hanno incoronato un vincitore tra gli ‘esordienti’ di lusso delle Maison di Moda più quotate. Al termine della settimana della moda, i tre maggiori riferimenti della stampa internazionale Vogue.com, il New York Times e Business of Fashion hanno indicato all’unanimità in Pierpaolo Piccioli, unico direttore creativo di Valentino, come il nuovo nome di riferimento della Moda. Buone anche le performance in Dior di Maria Grazia Chiuri (ex co-designer di Valentino con Piccioli); in Lanvin di Bouchra Jarrar e in Saint Laurent di Anthony Vaccarello, per i quali tuttavia non sono mancate anche delle critiche.
“Piccioli ha superato la prova a pieni voti non solo soddisfacendo le aspettative ma superandole”, questa la critica entusiasta di Sarah Mower su Vogue.com. “La più grande sorpresa – scrive Business of Fashion – non è stata quanto Piccioli abbia cambiato tutto, ma come sia stato in grado di mantenere le cose semplici visto il suo dichiarato appetito per l’anarchia e una studiata dimenticanza”. Più cauta Vanessa Friedman sul New York Times. “Mr Piccioli – spiega – dopo tutto ha aiutato a delineare la precedente estetica di Valentino. In parte è sempre stata una sua espressione”. Un’approvazione piena quindi, per lo stilista di Nettuno che ha saputo imporsi sui suoi valenti colleghi.