C’erano anche i genitori di Luca Varani ieri sera, 4 luglio, al teatro Palladium di Roma alla presentazione del libro “Buoni Assassini – genesi di un delitto, il caso Varani” di Emilio Orlando edito da Bonfirraro. I genitori di Luca, Giovanni e Silvana Varani, per la prima volta dall’efferato delitto, avvenuto la notte tra il 3 e il 4 marzo, hanno preso parte ad un evento pubblico assistendo, in un composto silenzio, al dibattito sul libro di Orlando (che in passato ha avuto un esperienza professionale a Nettuno come ufficio stampa della Poseidon) che cerca di dare una spiegazione a quanto avvenuto nell’appartamento di via Igino Giordani, al Collatino.
L’incontro è stato moderato dalla giornalista Francesca Fialdini con la partecipazione, oltre che dell’autore, anche del criminologo Fabrizio Mignacca, e dell’avvocato Daniele Bocciolini.
“In questo delitto, come spesso accade in episodi di cronaca – ha detto Emilio Orlando autore del libro Buoni Assassini – i media sono stati travolti dalla notizia, e presi dalla frenesia non hanno fatto altro che registrare e dare risalto al discredito della vittima fatto dai due assassini al solo fine di discolparsi. Gettare fango sulla vittima cercando di salvare la propria posizione. Credo che gli inquirenti, proprio a tutela della memoria della vittima di questo omicidio, Luca Varani, debbano indagare ancora approfonditamente su quel messaggio inviato a più persone, 23 tutti identici, dai due carnefici per far cadere nella trappola la preda. Fare chiarezza su quel sms potrà rendere sicuramente giustizia”.
Nel corso della presentazione è intervenuto anche l’esponente dell’associazione Cittadinanza Attiva, l’avvocato Stefano Maccioni, che ha ribadito la necessità che il processo penale sia “non più solo il processo agli imputati ma anche il processo per la vittima”. “Vorrei sapere – ha detto il legale – se i parenti di Luca Varani hanno avuto il giusto sostegno in questa vicenda da parte dello Stato. Perché è proprio nel momento in cui si tutela la vittima del reato che lo Stato dimostra tutta la sua vicinanza. Non si dimostra la vicinanza solo aumentando le pene”.
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