“Ringrazio Arrigo Cecchini per la tenacia e la pazienza per raccogliere il materiale di questo libro – ha detto il sindaco Luciano Bruschini – Mettere per iscritto le proprie conoscenze così da poterle tramandare ai giovani. Da poco il Paradiso è tornato al Comune di Anzio. Per ristrutturarlo ci vorranno circa 10 milioni di euro. Uno sforzo di non poco conto per la situazione attuale, ma l’obiettivo è destinarlo ad una “Casa della cultura” anche se non nego che il sogno del Casinò non lo voglio abbandonare del tutto”.
Presente anche il professore Clemente Marigliani, tra i massimi esperti della storia e dell’arte della città di Anzio. “Il Paradiso sul Mare nasce in un periodo che possiamo definire di “rifioritura” della città – ha detto Marigliani – e questo è uno degli edifici liberty più belli che ci siano. Spero che amministrazione trovi soluzione per restauralo e restituire questo gioiello alla città come avvenuto per Villa Sarsina. Un libro esemplare che definirei scientifico perché grazie a questo libro siamo in grado di capire tutte le vicissitudini giudiziarie per l’apertura del casinò che non c’è mai stata e con il dramma di Giuseppe Polli che ha dovuto combattere tutta la vita con la giustizia senza che questa si sia mai davvero conclusa”.
Poi è stata la volta dell’autore Arrigo Cecchini (tra l’altro ex Sindaco di Anzio) che racconta la sua opera, ma anche il suo amore per la città: “La prima parola scritta è Anzio, parola che è sinonimo di storia – ha esordito – Ho deciso di scrivere questo libro perché sono innamorato di questa città. Quando la mente spazia nel tempo si vede la città cambiare: è cambiato il panorama, è cambiata l’economia, è cambiata l’anima. Nel 1921 Anzio aveva solo 5 mila abitanti ed oggi nonostante siano 60mila i cittadini sanno molto poco della loro città. Questa è però una opportunità di informazione. La storia più che sui libri si fa sui documenti. Il piacere della scoperta è una cosa rara. I documenti che abbiamo ci dicono cose uniche. Lo scopo è far rivivere fatti e personaggi e presentare un documento degli avvenimenti che si sono succeduti negli anni. Ho voluto solo risvegliare in chi vive qui il desiderio di conoscere. il mio vuole essere è un modo per affidare ai giovani un messaggio di amore della città. Anzio va scoperta, va corteggiata e va amata. E’ un connubio unico di storia e natura”.