Un libro che si pone come un prezioso documento per uno degli edifici storici simbolo della città di Anzio: il Paradiso sul Mare. La fatica letteraria “Anzio e il Paradiso Sul Mare” di Arrigo Cecchini è stato presentato ieri a Villa Sarsina davanti ad una sala consiliare gremita in ogni ordine di posto. Nel suo lavoro Cecchini ricostruisce con importanti documenti storici tutte le vicissitudine che hanno portato alla costruzione del Paradiso sul Mare ed anche alle infinite vicissitudine giudiziarie di Giuseppe Polli per l’apertura del Casinò.
“Ringrazio Arrigo Cecchini per la tenacia e la pazienza per raccogliere il materiale di questo libro – ha detto il sindaco Luciano Bruschini – Mettere per iscritto le proprie conoscenze così da poterle tramandare ai giovani. Da poco il Paradiso è tornato al Comune di Anzio. Per ristrutturarlo ci vorranno circa 10 milioni di euro. Uno sforzo di non poco conto per la situazione attuale, ma l’obiettivo è destinarlo ad una “Casa della cultura” anche se non nego che il sogno del Casinò non lo voglio abbandonare del tutto”.
Presente anche il professore Clemente Marigliani, tra i massimi esperti della storia e dell’arte della città di Anzio. “Il Paradiso sul Mare nasce in un periodo che possiamo definire di “rifioritura” della città – ha detto Marigliani – e questo è uno degli edifici liberty più belli che ci siano. Spero che amministrazione trovi soluzione per restauralo e restituire questo gioiello alla città come avvenuto per Villa Sarsina. Un libro esemplare che definirei scientifico perché grazie a questo libro siamo in grado di capire tutte le vicissitudini giudiziarie per l’apertura del casinò che non c’è mai stata e con il dramma di Giuseppe Polli che ha dovuto combattere tutta la vita con la giustizia senza che questa si sia mai davvero conclusa”.
Poi è stata la volta dell’autore Arrigo Cecchini (tra l’altro ex Sindaco di Anzio) che racconta la sua opera, ma anche il suo amore per la città: “La prima parola scritta è Anzio, parola che è sinonimo di storia – ha esordito – Ho deciso di scrivere questo libro perché sono innamorato di questa città. Quando la mente spazia nel tempo si vede la città cambiare: è cambiato il panorama, è cambiata l’economia, è cambiata l’anima. Nel 1921 Anzio aveva solo 5 mila abitanti ed oggi nonostante siano 60mila i cittadini sanno molto poco della loro città. Questa è però una opportunità di informazione. La storia più che sui libri si fa sui documenti. Il piacere della scoperta è una cosa rara. I documenti che abbiamo ci dicono cose uniche. Lo scopo è far rivivere fatti e personaggi e presentare un documento degli avvenimenti che si sono succeduti negli anni. Ho voluto solo risvegliare in chi vive qui il desiderio di conoscere. il mio vuole essere è un modo per affidare ai giovani un messaggio di amore della città. Anzio va scoperta, va corteggiata e va amata. E’ un connubio unico di storia e natura”.
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