L’ultima fatica letteraria di Clemente Marigliani all’hotel Lido Garda di Anzio il 1 luglio alle 18. Un’opera scritta in collaborazione con il figlio Alvaro e con l’introduzione dell’arcivescovo Angelo Comastri.
Il nuovo libro di Marigliani è frutto di un accurato e minuzioso lavoro di ricerca e si intitola: “Lo splendore di Roma nell’arte incisoria del Cinquecento”. All’incontro interverranno, oltre agli autori, il sindaco Luciano Bruschini e Giovanni Farulla, presidente dell’associazione “Sempre giovani”.
Quella incisoria era, forse, l’unico modo per far conoscere le bellezza di Roma nel resto del mondo. Una sorta di prima “pubblicità” della storia. Era una vera e propria industria, quella delle incisioni, che gli autori ricostruiscono attraverso un lungo lavoro su collezioni private grazie al quale illustrano – con dovizia di particolari – 355 incisioni in un arco temporale che va dal 1500 al 1605.
Le opere provengono da due delle più prestigiose botteghe dell’epoca, quella del milanese Antonio Salamanca e del francese Antonio Lafréry, molto attive a Roma per realizzare una sorta di “cartoline” che avrebbero fatto il giro del mondo per mostrare le bellezze della città eterna.
“Dimostriamo – dicono gli autori – l’amore degli uomini del Rinascimento per il grande passato di Roma, ma anche una delle epoche più feconde in cui la città si è arricchita di nuovi capolavori assoluti, così come la presenza simultanea in una sola città di tanti artisti impegnati in un’arte considerata ‘minore’. In realtà gli incisori avevano la mano d’oro nel disegno da tracciare a rovescio su un materiale ostico come il rame”.
Scrive il cardinale Comastri: “Ho letto e ammirato questo apprezzato libro, traboccante di meravigliose illustrazioni accuratamente riprodotte e commentate”