L’Associazione Libertà e Azione comunica due eventi importanti nei prossimi giorni, durante il periodo dedicato al ricordo di coloro che patirono nel Nord-Est le persecuzioni perché italiani, da parte delle forze titine e, purtroppo, anche dagli stessi italiani collaborazioniste con il Maresciallo Tito. L’Esodo del Nord-Est, il sangue versato nelle foibe e la perdita di quelle che sono sempre state e saranno le terre irredente, verranno affrontate dall’associazione con due appuntamenti importantissimi.
Venerdì 5 Febbraio, alle 21, presso i locali di Libertà e Azione in via dell’Oratorio di Santa Rita 6, ad Anzio, ci sarà il gruppo studi sulla strage di Porzus. Spiega Johannes Balzano Responsabile dell’Associazione: “Fra il 7 e il 18 febbraio 1945, a pochi chilometri dal confine con la Slovenia, in provincia di Udine, diciassette partigiani della Brigata Osoppo, formazione di orientamento cattolico e laico-socialista, furono giustiziati da un gruppo di partigiani della Brigata Garibaldi. Le Brigate Garibaldi, alla fine del 1944, avevano accettato, dietro esplicito ordine di Togliatti, di obbedire agli ordini dell’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia, nell’ottica di consegnare la piccola area della Slavia veneta al confine con la Slovenia al nuovo stato che sarebbe stato formato da Tito dopo la guerra.”
Da Lunedì 8 Febbraio a Sabato 13 Febbraio ci sarà la Mostra presso le sale comunali di Villa Corsini Sarsina ad Anzio, patrocinata dalla città stessa, “All’insegna del giorno del ricordo”. “Abbiamo programmato questo evento per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra”.
Sabato 13 in chiusura ci sarà una conferenza finale dal titolo “L’irredentismo, le foibe e l’esodo”, in cui interverranno Marino Micich, proveniente da una famiglia di esuli e presidente della Società di studi fiumani, Claudio Smareglia esule di Pola, Emanuele Merlino membro dell’esecutivo del Comitato 10 Febbraio. Comitato che conosceremo proprio durante la conferenza e che inaugurerà un altro Comitato proprio ad Anzio e Nettuno. “L’intento è quello di far conoscere attraverso il ricordo dei sopravvissuti cosa accade realmente in quelle terre, lontano da ogni becero negazionismo che ancora non rende giustizia, ma infanga coloro che patirono morte, violenze ed esili forzati per la sola colpa di essere italiani”.