Chi diede la vita nel nome di un ideale e ci tramandò la libertà non può essere dimenticato. È proprio per onorarne la memoria che è stato organizzato un ricco programma di iniziative di informazione e approfondimento per celebrare il 72esimo anniversario dello sbarco degli Alleati sul territorio del litorale laziale di Anzio, Nettuno e Lavinio, rievocando il profondo significato storico e simbolico degli avvenimenti drammatici che si compirono nei giorni attorno al 24 gennaio 1944.
Tutti gli appuntamenti – che si svolgeranno tra il 21 e il 31 gennaio la mostra documentaria “Dalla spiaggia alla libertà”, che verrà aperta al pubblico il 21 gennaio. Ha preso parte alla conferenza stampa anche Jason Blount, Direttore del Cimitero Americano di Nettuno. In un italiano decisamente buono Blunt ha ricordato le parole del presidente Kennedy. “Chi non commemora le persone che hanno combattuto per la libertà è destinato a non veder durare questa libertà. Se lo Sbarco in Normandia è stato un successo – ha concluso – è solo perché abbiamo imparato molto da quello in Sicilia, a Salerno e soprattutto ad Anzio”. Il Direttore del Cimitero Americano ha poi invitato tutti a visitare la struttura. Le visite guidate gratuite sono disponibili tutto l’anno, venite a trovarci.
“Ci rivolgiamo alle scuole – ha spiega Alessandro Lama, portavoce della Federazione Italiana Rievocatori WW2 – per presentare le attività celebrative e informative che abbiamo deciso di realizzare per l’anniversario dello sbarco, nel rispetto delle limitazioni derivate dalla revoca da parte del Prefetto e dei Sindaci di qualsiasi manifestazione con divise e mezzi storici. Il nostro programma ha preso forma proprio in virtù di quelle limitazioni e della necessità di rispondere a un clima di violenza e di attacco alla democrazia con la luce di esempi eroici della nostra storia, preservando la memoria di coloro che ci regalarono la libertà, anche a costo del sacrificio supremo della vita. Vogliamo coinvolgere le scuole per tramandare loro la memoria della guerra e una cultura di pace”.
“Con queste celebrazioni e con i progetti correlati – commenta Mario Lomartire, presidente della Pro Loco Forte Sangallo – vogliamo coinvolgere soprattutto i ragazzi del nostro territorio. Niente di meglio che scegliere loro per fare in modo che il testimone della storia non venga irrimediabilmente arrestato, ma perpetui il suo passaggio di generazione in generazione”.
“Il sacrificio ieri di uomini donne e bambini, senza distinzione tra regolari combattenti inquadrati e popolazione civile, sicuramente quella che ha versato il tributo maggiore – dichiara Paolo Damiani di Highway Six -, ha reso possibile oggi vivere in un mondo libero. Per far sì che questo non accada mai più, il nostro dovere è quello di rispettare e mantenere vivo il loro ricordo. Questo è lo spirito che ha sempre contraddistinto HW6 e anche quest’anno la nostra partecipazione sarà rivolta al mantenimento della memoria storica, senza la quale una comunità rischia di perdere il senso profondo della propria identità civile e culturale”. Insomma mostre, progetti con le scuole e tanta cultura, per non dimenticare e per costruire una cultura di pace.