Un’attrice bellissima, dal forte carisma, con una carica vitale davvero rara. Così abbiamo conosciuto Sandra Milo, attrice dalle mille sfaccettature, giunta al porto di Nettuno, giovedì sera, per la manifestazione “Live in Nettuno”, ideata dalla Proloco Forte Sangallo, con la supervisione del direttore artistico Roberto Lucci.
La famosissima “Sandrocchia”, come era stata battezzata da Federico Fellini, è salita sul palco intorno alle 22 ed ha dato inizio al racconto della sua vita professionale e privata, come se fosse stata nel salotto di casa sua, insieme all’amico e conduttore della kermesse, Pino Strabioli, ed accompagnata da alcuni splendidi intervalli musicali del gruppo Soul&Jazz di Mauro Pacini ed Arcangelo Spina. Tornando indietro con la memoria, la Milo ha conquistato i tanti presenti, che l’hanno a lungo applaudita, ed ha ripercorso le tappe dei suoi esordi cinematografici, con “Lo scapolo”, nel 1955, dove recitò insieme ad Alberto Sordi, per poi giungere all’incontro con Roberto Rossellini, con il quale però girò un film meno fortunato, “Vanina Vanini”, stroncato dalla critica, che la fece allontanare proprio dalla sua grande passione.
Per otto anni Sandra Milo non recitò, e fu cruciale l’incontro con il maestro, Fellini, di cui, come racconta lei stessa: “mi innamorai perdutamente, fin dal primo momento in cui lo vidi. Quando lo vedevo mi tremavano le gambe, mi sudavano le mani, svenivo… era un amore davvero grande, io ero pazza di lui”. E con lui, grazie a lui, che le dona dei ruoli che le calzano a pennello, raggiunge il successo, il plauso della critica e del pubblico. Splendida la sua interpretazione in “8 e mezzo” e “Giulietta degli Spiriti”, per entrambi vinse il Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista.
Sandra Milo è stata una grande attrice, ma anche una donna dedita alla famiglia, una mamma premurosa, attenta ai suoi tre figli ed alle loro esigenze, “ho trascorso otto bellissimi anni lontano dal cinema – risponde alla nostra domanda – pienamente soddisfatta del mio ruolo di mamma, giocherellona e piena di vitalità. Poi, quando ho riavuto l’emozione di stare sotto alle luci, in scena, ho capito che non potevo abbandonare ciò che amavo, però ho sempre tenuto molto ai miei figli ed alla mia famiglia, da sempre unita”.
E sul palco la Milo ha recitato alcune sue poesie, un’altra sua passione, che coltiva con lo stesso amore e la stessa energia che mette in tutto ciò che fa, e dice. Davvero una persona straordinaria, una donna di talento, un’artista che ha ricevuto grandi soddisfazioni professionali ed eppure ha conservato intatte in sé, l’umiltà ed il desiderio di parlare con la gente, senza filtri, in piena tranquillità. Finito lo spettacolo, ci troviamo a mangiare un dolce con lei e guardandola negli occhi, mentre parla e spiega, con la saggezza di chi ne ha passate tante, cosa conta nella vita, ci accorgiamo che il suo entusiasmo ti pervade, la sua vitalità è contagiosa, è unica. “Nella vita ciò che conta per davvero – ci dice – è solo amare. Tutto il resto non importa. E bisogna amare chi ci sta vicino, ed amare ciò che si fa giorno dopo giorno, ed essere felici, fare ciò che si desidera, mettendoci l’anima, il cuore, la passione, e poi cosa importantissima, bisogna non avere rimpianti!”. Grazie Sandra, grazie per tutta la tua positività, la spensieratezza e l’allegria che ci hai trasmesso. (di Domitilla Collalti)