Venerdì 21 agosto, presso il Forte Sangallo, inserito nella programmazione ufficiale dell’Estate Nettunese 2020, sono stati assegnati i Premi Tridente d’Oro alla Cultura Città di Anzio e Nettuno dell’Accademia Delia.
Ricorrendo il decennale del premio, il Presidente territoriale dell’Accademia Pietro Cappellari ha voluto, con l’Accademico della Delia Alberto Sulpizi, ricordare con una pubblicazione a colori di 100 pagine, la storia del riconoscimento culturale istituito nel 2011.
Decennale, questo è il titolo della pubblicazione, ripercorre i motivi che han portato ad istituire questo premio a Nettuno e ad Anzio, considerando quasi un unicum le due cittadine dal punto di vista culturale. In particolare, ricorda il Cappellari, che dieci anni orsono, dopo una chiacchierata col Sulpizi ed il poeta Gianni Capobianco, “furono le amare considerazioni sullo stato culturale della nostra città e di come le eccellenze del territorio venissero ignorate… uomini e donne di valore lasciati soli dalle istituzioni” a far nascere l’idea di un riconoscimento per tutti quei cittadini di Anzio e Nettuno che si erano distinti nel mondo della cultura e delle arti: un modo per dire coralmente grazie a chi, con il massimo disinteresse, aveva dato tutto, ottenendo risultati lusinghieri. La “casa” dove poter operare si trovò presso l’Accademia Delia, nata a Padova nel 1608.
L’edizione 2020, pur con tutte le precauzioni dovute all’emergenza sanitaria, è stata molto partecipata. Accanto a Pietro Cappellari ed ai collaboratori storici Alberto Sulpizi e Maria Raffaele, hanno impreziosito la serata la presenza del Vicesindaco di Anzio Danilo Fontana, degli Assessori del Comune di Nettuno Camilla Ludovisi e Claudio dell’Uomo, nonché del Consigliere Comunale Luca Ranucci.
Straordinario “parterre de roi” che, oltre alla Dott.ssa Rita Dello Cicchi, già Dirigente alla Cultura del Comune di Nettuno, ed al Dott. Rodolfo Turano, vedeva la presenza di molti precedenti vincitori del premio: la famiglia Capobianco, Salvo Cacciola, Giulia Bartoli ed Elvio Calderoni, Eugenio Bartolini, Silvano Casaldi, Mimmo Pugliese, Raniero “Conte” Avvisati, Lilia e Simona Retrosi, alcuni elementi dell’Orchestra Neptunia, il responsabile Proloco Nettuno Marcello Armocida, da un decennio patrocinatore della manifestazione. Per Anzio, il Tridente d’oro alla Cultura (alla memoria) è andato ad Adriano Faccenda, silenzioso amante di Anzio, creatore della sezione italiana del Museo dello Sbarco, Ufficiale della Croce Rossa Italiana, Cavaliere della Repubblica, nuovo postulatore della causa di beatificazione di Emma Allegrini, Ministro dell’Ordine Francescano Secolare, di animo generoso, disponibile verso il prossimo, vero pioniere degli studi sul nostro territorio. Ha premiato l’Assessore Ludovisi ed ha ritirato il premio la figlia Antonella.
Per Nettuno, il Tridente d’oro alla Cultura è andato ad un profondo conoscitore del territorio: il Professor Giancarlo Baiocco: “Ha preso per mano molte generazioni di appassionati nettunesi, conducendoli in un affascinante viaggio attraverso la storia della città, raccontandolo con infinita competenza e leggerezza”. Trovandosi fuori Nettuno per ulteriori studi, il Prof. Baiocco ha inviato un telegramma: “L’estate mi ha portato lontano da Nettuno e messo nell’impossibilita di accogliere di persona il vostro gradito ed inaspettato riconoscimento, che avete voluto dare alla mia passione per la storia della nostra città. Col rammarico per la mia assenza, ringrazio i promotori dell’iniziativa, rivolgo un caro saluto a tutti i presenti, un abbraccio ad Alberto e Piero”. Ha premiato il Vicesindaco di Anzio Fontana, che ha voluto sottolineare come, per una volta, in nome della cultura, le cittadine di Anzio e Nettuno siano unite ed accomunate da un solo autentico valore che è quello dell’amore per il proprio territorio! Per conto dell’Amministrazione comunale di Nettuno ha ritirato il premio l’Assessore Dell’Uomo, che nei prossimi giorni provvederà col Dott. Cappellari a consegnarlo al Professor Baiocco.
Il Decennale di Cappellari e Sulpizi è entrato a far parte della Biblioteca Nazionale di Firenze, della Biblioteca Nazionale di Roma ed infine è stato depositato presso la Biblioteca dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani di Roma, perché possa esser inserito nel materiale di studio per il progetto del Dizionario Biografico degli Italiani. Il libro è dedicato al primo vincitore, il mai dimenticato poeta di Nettuno Gianni Capobianco e ad un grande attore come Umberto Fabi, protagonista della prima edizione.
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