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Nettuno – Asili sporchi, una delle coop indagata per Expo e Mafia Capitale

Continua anche in queste ore il disagio degli asili sporchi nel comune di Nettuno. C’è chi ha cercato di dare una “passata di straccio” alla belle e meglio (come hanno verificato alcune mamme durante un sopralluogo questa mattina alla Rodari) ma ci sono due dita di polvere un po’ ovunque, i bagni non vengono puliti (e con dei bambini così piccoli pretendere autocontrollo è davvero una missione impossibile) e la situazione delle aule, in cui ogni giorno si mangia, è fin troppo facile da immaginare. Probabilmente domani ci sarà un incontro in Comune tra il Dirigente scolastico e l’assessore alle politiche scolastiche Cinzia Scanu per discutere del disservizio (segnalato in particolare al Collodi e alla Rodari, entrambi nel quartiere di San Giacomo, in cui, lo ricordiamo, le aule non vengono pulite da circa un mese) ma è bene precisare che non l’amministrazione comunale a dover rispondere di questo problema. L’appalto per la pulizia degli edifici, infatti, è competenza del Provveditorato agli studi di Roma che ha gestito l’intera vicenda, in questo periodo, decisamente sfuggita di mano. Tra l’altro una delle due cooperative impegnate nel servizio, la Manutencoop (che risulta sotto indagine sia nell’inchiesta relativa a Expo che in quella di Mafia Capitale – nelle intercettazioni si fa riferimento alle presunte pressioni di Buzzi, Carminati e soci proprio sugli enti romani), è operativa anche in altre Regioni d’Italia (tra cui il Veneto), in cui si stanno verificando gli stessi problemi che ci sono qui. La Manutencoop, infatti, a fronte del bando che si è aggiudicata, alla luce dei tagli imposti dalla Regione per il servizio di pulizia, ha ridotto l’orario di lavoro dei propri dipendenti che non riescono più, nel tempo in cui vengono pagati, a portare a termine il lavoro previsto. Se a questo si aggiunge che i dipendenti, per niente contenti dei tagli, protestano per la riduzione delle ore (e quindi dello stipendio) si arriva alla situazione attuale. Come sempre il disservizio finale è a carico delle famiglie, costrette a mandare in scuole sporche e inadeguate bambini molto piccoli, più soggetti a contrarre ogni genere di malattie e, in caso di allergie (ad esempio alla polvere) la situazione si fa davvero pesante. Intanto si resta in attesa che la Asl, contattata dalle famiglie, renda noto l’esito del sopralluogo alla Rodari avvenuto la scorsa settimana, per capire di quale entità sia il problema igienico che si è venuto a creare.