Home Cultura e Spettacolo In monopattino da Taranto a Roma, Stefano Giusto fa tappa a Nettuno

In monopattino da Taranto a Roma, Stefano Giusto fa tappa a Nettuno

“Il greenwind è arrivato a Nettuno, il vento verde del cambiamento soffia tra le nostre vie”. Sono Simone ScibelliJessica Oliviero a raccontare l’iniziativa, nei panni di founder di ObiettivoDiViaggio prima e di TravelBuy filiale di Nettuno.
“Non conoscevamo Stefano Giusto –  raccontano Simone e Jessica – poi sul web abbiamo scoperto che sarebbe passato per le nostre città, di Anzio e Nettuno, le avrebbe attraversate durante il suo lungo tour di 1000km, da Taranto a Roma tutto in monopattino; l’abbiamo subito contattato per dirgli: ‘siamo felici che passi da noi, se serve, ci siamo’ e, infatti, stamattina la chiamata; ed eccoci qui, a fare da Ciceroni a Stefano tra le vie di Nettuno, raccontando come solo chi ama questa terra sa fare, la storia, le contraddizioni ed i sogni di questo magnifico spicchio di mondo, e ad ospitarlo in uno dei nostri alloggi turistici del circuito Obiettivo di Viaggio Rooms.
Un viaggio partito nel 2020 quello di Stefano, durante la pandemia, osservando il mondo che lottava per sopravvivere, immaginando il fasto della rinascita dalle ceneri, il sogno che sulle macerie potesse nascere qualcosa di nuovo, di più pulito, più sostenibile.
Da lì è nato il sogno, il primo viaggio fu di “soli” 550km da Treviso ad Ancona, il secondo di 800km da Ancona a Santa Maria di Leuca e da questi viaggi è nato anche un libro, “Green wind” appunto, dove Stefano racconta la sua avventura, dove si raccolgono pensieri che possono nascere solo in viaggio su un mezzo silenzioso come il vento.
Oggi siamo al suo terzo tour, Stefano è atteso domani a Roma per la chiusura.
Gli abbiamo domandato cosa ha portato di bello in ricordo da questo viaggio, ci ha risposto “Le persone gentili, appassionate a questa iniziativa”; questo ci riempie di speranza, è il segno che qualcosa può cambiare, che qualcosa sta cambiando, che un nuovo mondo è possibile, un mondo più a misura d’uomo e un pò meno di macchina.
Che il vento verde non sia solo un evento eccezionale da raccontare sulle pagine dei giornali? Che possa diventare una consuetudine, una cosa di tutti i giorni. Noi lo crediamo”.