Nel comune di Anzio è in corso una “cartellopoli”, un duro braccio di ferro sulla situazione dei cartelloni pubblicitari lungo le strade comunali, che va avanti da oltre otto anni tra il Comune e i gestori degli impianti pubblicitari. In questi giorni, ad esprimersi sulla vicenda è il Tar del Lazio. L’amministrazione neroniana, a partire dal 2007, ha deciso di mettere ordine nella selva di cartelli pubblicitari presenti ai margini delle strade. Da una parte la giunta ha così stabilito di non rilasciare più autorizzazioni per tali impianti, fino a che non verrà approvato dal Consiglio un piano generale per tali installazioni, e dall’altra di sanare quelli già esistenti, concedendo a chi ne facesse richiesta la possibilità di spostarli in zone dove non creano problemi particolari.
La romana AP Italia srl, specializzata in tale settore, nel 2009 aveva chiesto di posizionare nove impianti pubblicitari sulla Nettunense e, non ottenendo il via libera visti i provvedimenti del 2007, aveva fatto ricorso. La società capitolina aveva lamentato anche una disparità di trattamento, sostenendo che nello stesso periodo il Comune aveva autorizzato i cartelloni della RT2 srl di Nettuno. Un ricorso con cui l’azienda aveva infine chiesto un risarcimento del danno subito. Il ricorso è però stato ora respinto dal Tar del Lazio, che ha specificato come i permessi alla RT2 non fossero altro che sanatorie su impianti già esistenti, avallando sia tale scelta fatta dal Comune che quella di non concedere autorizzazioni fino a che non verrà messo a punto un piano con regole chiare per gli impianti pubblicitari. “Cartellopoli” dunque va avanti, ma con un punto a segno per l’ente pubblico neroniano.