L’ex allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono è stato ascoltato, nei giorni scorsi, in procura a Cremona per chiarire davanti al pubblico ministero Roberto di Martino la sua posizione in merito al presunto coinvolgimento nella sospetta combine di Crotone-Atalanta del 2011. Un colloquio richiesto dallo stesso Colantuono, che si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda: “Ora sono più sereno – ha detto Colantuono dopo il confronto con i magistrati – mi sono messo alle spalle un momento difficile. Non penso di essere stato esonerato dall’Atalanta per questa inchiesta, ma di certo non è piacevole vivere una situazione del genere”. I sospetti ricaduti sul tecnico di Anzio erano legati ad un’intercettazione tra due giocatori, risalente al 21 aprile 2011. Per questo i legali di Colantuono hanno espressamente chiesto al Pm che l’ex capitano Doni possa essere risentito: “Il nome del nostro assistito in questa faccenda è legato a un brutto equivoco – hanno spiegato gli avvocato Michele e Mario De Luca – Riteniamo che sia stato chiarito tutto: a nostro parere ci sono le condizioni per andare verso l’archiviazione”.