Un’operazione della Guardia di Finanza di Bologna che arriva fino ad Anzio e tocca anche le province di Reggio Emilia, Ravenna, Pistoia, Arezzo, Brescia, Monza e Milano. Sgominato un articolo traffico internazionale di eroina dal Pakistan con l’esecuzione di 31 misure cautelari, di cui 22 arresti e 9 obblighi di dimora. Tra i coinvolti anche un pakistano residente Anzio che svolgeva il ruolo di corriere insieme ad altri 16 connazionali.
L’operazione, denominata “LOT BIS”, costituisce l’epilogo di circa 2 anni di indagini condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna sotto il coordinamento dei Sostituti Procuratori dott. Stefano Orsi e dott. Michele Martorelli della locale Direzione Distrettuale Antimafia, che hanno richiesto le misure cautelari, personali e reali, ora disposte dal G.I.P. del Tribunale felsineo, dott. Domenico Panza.
In particolare, le attività investigative, sviluppate mediante intercettazioni telefoniche ambientali e servizi di osservazione, hanno permesso agli specialisti della Sezione Antidroga di ricostruire l’operato di una stabile organizzazione criminale dedita al narcotraffico operante in varie zone d’Italia ma avente il proprio centro organizzativo ed operativo in Reggio Emilia e dotata di consolidati collegamenti con fornitori esteri.
Sono stati così delineati i ruoli svolti da ciascun membro dell’organizzazione e fatta luce sulle modalità eseguite dall’organizzazione criminale (promossa in particolar modo da tre fratelli G.A. classe 73, A.I. classe 76 e M.N. classe 84 tutti residenti a Reggio Emilia) per far arrivare in Italia ingenti quantitativi di eroina proveniente dal Pakistan (tramite Grecia e Spagna).
Gli stessi in particolare si avvalevano di connazionali che giungevano nel nostro Paese, via aereo, ed occultavano la droga utilizzando la rischiosa tecnica del “body paker”, ingerendo gli ovuli di eroina alla partenza, poi espulsi una volta giunti a destinazione.
Nel corso dell’intervento odierno i finanzieri hanno, altresì, sottoposto a sequestro preventivo ai fini della confisca, beni, intestati e/o riconducibili ai principali indagati (tra autovetture, appartamenti, garages, attività commerciali operanti nel settore del commercio al dettaglio) localizzate nelle province di Reggio Emilia, Mantova, Monza-Brianza, costituenti incrementi patrimoniali del tutto sproporzionati rispetto alle dichiarazioni reddituali prodotte, del valore complessivo di circa mezzo milione di euro.
Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti cautelari sono tuttora in corso numerose perquisizioni che vedono coinvolti oltre 150 finanzieri ed un elicottero.
Di fondamentale importanza per il buon esito dell’operazione il coordinamento della D.C.S.A. (Direzione Centrale Servizi Antidroga), del C.O.A.N. (Comando Operativo Aeronavale) di Pratica di Mare (RM) e del R.O.A.N. (Reparto Operativo Aeronavale) di Rimini.