Home Cronaca Atto aziendale Asl, vertice in Regione sulle criticità

Atto aziendale Asl, vertice in Regione sulle criticità

E’ iniziato il ciclo di sedute dedicate all’illustrazione degli atti aziendali di Aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio ai membri della commissione Politiche sociali e Salute, presieduta da Rodolfo Lena. “Si tratta di una procedura prevista dalla legge ma del tutto innovativa per la nostra Regione, per via della lunga fase commissariale che abbiamo ereditato – ha commentato Lena – in questo modo la Commissione torna ad avere la grande opportunità di un confronto diretto con il management sanitario regionale, toccando con mano punti di forza e di debolezza di ciascuna azienda e rapportandoli con la domanda di salute che intercettiamo quotidianamente sul territorio”.

Ad essere ascoltati nei giorni scorsi il direttore generale Fabrizio D’Alba e il direttore sanitario Narciso Mostarda, che in primo luogo hanno inquadrato la Asl Rm/H come un’azienda “molto particolare, soprattutto per l’estensione geografica”. “Abbiamo anche una lunga storia alle spalle – ha spiegato D’Alba – che dà sì prestigio all’Azienda ma si traduce anche in strutture da ammodernare urgentemente. Se dal un lato è vero che nel 2016 avremo a disposizione il nuovo ospedale dei Castelli, non possiamo certo restare fermi nel frattempo, continuando a registrare un alto tasso di mobilità passiva verso Roma, soprattutto per le medio-alte complessità”. L’atto aziendale della Asl Rm/H prevede dunque di puntare su eccellenze consolidate, come lo screening sul tumore della mammella, dando una precisa fisionomia ai singoli poli esistenti. A partire dai quattro che sono già sede di pronto soccorso. Pertanto, Velletri si configura come ospedale a vocazione chirurgica, Frascati ospedale a vocazione medica, Albano e Anzio si presentano come strutture “generaliste” del tutto autonome. Nell’ambito dell’organizzazione dei servizi territoriali, l’atto aziendale introduce tre novità: l’istituzione del Dipartimenti di salute mentale e delle dipendenze; l’istituzione del Dipartimento del territorio; il ripensamento del ruolo dei Distretti, attraverso revisioni organizzative e funzionali, con l’obiettivo di liberare energie e risorse a livello dipartimentale dalla funzione di produzione per destinarle a quelle di committenza. Restano tantissimi problemi che non sembrano di facile e immediata soluzione. Ad Anzio l’ospedale ha carenza di posti letto, personale medico, infiermieristico e ausiliario che con la stagione estiva diventa un vero dramma anche grazie alle ferie forzate del personale proprio quando l’utenza triplica. Alcune sale sono al limite dell’agibilità, a partire dai laboratori analisi e le carenze del Pronto soccorso sono già finite su Striscia la notizia. Della possibili soluzione di queste problematiche, al momento, non si ha notizia.