Un noto cittadino di Anzio, che negli anni passati ha spesso ‘ripulito’ con la pala l’area dei resti della Villa Imperiale liberi da protezione vicino al mare, dopo l’interdizione dell’area da parte dell’Amministrazione comunale è passato ad altre pulizie. Si è messo a scavare, con palla e rastrello, nell’area vicina all’ingresso al faro e il rischio di danneggiare i resti di duemila anni di storia è cresciuto a dismisura. Spesso in passato in molti hanno chiamato i Carabinieri, perché vedendolo scavare in spiaggia hanno pensato ad un ‘tombarolo’. In realtà l’uomo voleva solo pulire e in riva al mare, dove la zona in cui agiva è stata in parte cementata, il rischio danni era inesistente. Diversa la questione nella nuova area prescelta. “E’ vergognoso che simili pezzi di storia siano accessibili al primo che passa con una pala – ci racconta un cittadino che lo ha visto all’opera ed ha presentato denuncia – in un paese civile queste zone sarebbero conservate come reperti storici di valore, dietro grate e teche e la gente dovrebbe fare la fila e pagare per poterle vedere. Invece non c’è protezione né cura. Può passare chiunque e fare quello che vuole”. Il cittadino che si è rivolto alla nostra Redazione ha deciso di presentare un esposto alla Sovrintendenza delle Belle Arti. Nelle scorse settimane diverse segnalazioni sono arrivate anche all’Amministrazione comunale di Anzio che ha subito fatto presente la situazione ai Carabinieri. Resta il fatto che la zona va meglio tutelata in maniera stabile e che una valorizzazione può davvero essere la via per uno sviluppo turistico sempre più necessario.
“Pulisce” con la pala e il rastrello i mosaici della Villa Imperiale, la denuncia
Un noto cittadino di Anzio, che negli anni passati ha spesso 'ripulito' con la pala l'area dei resti della Villa Imperiale liberi da protezione vicino al mare, dopo l'interdizione