Un abuso edilizio di dimensioni “rimarchevoli” realizzato nel Consorzio Cioccati a Nettuno, in un unico lotto, peraltro di limitate dimensioni. La realizzazione di tre edifici, di un muro perimetrale di rilevante altezza per nascondere l’abuso, con due degli edifici a ridosso del muro stesso, in spregio ad ogni regola urbanistica. Tutte edificazioni illegittime avvenute nel corso degli anni. Questo il quadro tratteggiato della Regione Lazio, che con una lettera dai toni durissimi, dopo aver riepilogato la situazione degli abusi, passo passo, data per data (contestano in alcuni casi anche le dichiarazioni sulle reali realizzazioni degli abusi) si rivolge al Dirigente dell’Area Urbanistica del Comune per chiedere chiarezza, documenti e una relazione che spieghi, in sostanza, come sia stato possibile arrivare ad un simile eccesso. La Regione usa il condizionale, ma si tratta di una formula di cortesia rispetto ad abusi ‘non repressi’ che risulterebbero confutati per quello che riguarda l’effettiva epoca di realizzazione. La Regione sottolinea anche la presenza di criticità rispetto alle autorizzazioni concessorie e persino rispetto al riconoscimento dei privilegi del piano casa, su un abuso conclamato. Infine dalla Regione, sottolineano che “in seguito ad ulteriori abusi edilizi ufficialmente accertati non risultano essere stati messi in atto tempestivamente i provvedimenti repressivi previsti né si è dato seguito a quelli formalmente emessi”. In sostanza il Comune non ha imposto le demolizioni chieste dal tribunale e “non risulta comprensibile come sia stato possibile rilasciare ulteriori permessi a fronte della condizione di perdurante abuso”. Gli uffici ora dovranno inviare in Regione, entro il termine di 30 giorni una dettagliata relazione sullo stato delle procedure e tutti gli accertamenti della Polizia locale, i titoli rilasciati per la realizzazione del muro perimetrale, dell’edificio di residenza principale, dell’edificio A posto a sinistra di quello originale, dell’edificio B posto alla destra di quello originale, la copia dei titoli abitativi e degli elaboratori progettuali principali, la certificazione urbanistica di destinazione dei terreni, copia dello NTA e lo stralcio del Prg.La Regione, infine, comunica di aver inviato copia della lettera agli organi di vigilanza. Infine i tecnici del Comune dovranno recarsi in Regione per una relazione.
Il Presidente del Consorzio dei Cioccati da tempo sta portando avanti una battaglia feroce contro lo stato di abuso evidente che ha fatto inferocire tutti i consorziati, esasperati dalla situazione. Ora sembra che ci siano delle serie verifiche in corso, per accertare i termini dell’abuso, per riuscire a fermarli e ad abbattere le realizzazioni illegali, ma anche per capire chi ha omesso di controllare al punto che in un solo lotto sia stato realizzato un abuso di proporzioni incredibili.