Home Cronaca Sala operatoria rotta a Frascati, le emergenze del 31 dirottate su Anzio

Sala operatoria rotta a Frascati, le emergenze del 31 dirottate su Anzio

Sembra una barzelletta ma non lo è. Le situazioni di emergenza operatoria che si potevano verificare la notte del 31 dicembre nella zona di Frascati e dei Castelli,

Sembra una barzelletta ma non lo è. Le situazioni di emergenza operatoria che si potevano verificare la notte del 31 dicembre nella zona di Frascati e dei Castelli, sarebbero dovute essere dirottate… all’ospedale di Anzio. Incidenti, milze rotte, urgenze di varia natura, tutte dirette all’Ospedale Riuniti.

Questo perché all’ospedale di Frascati si era rotta l’ara condizionata nella sala operatoria e a livello centrale si è deciso che Anzio era la soluzione benché, in evidenza, ci siano diversi ospedali molto più vicini, sia in direzione Roma che ai Castelli. A vivere con sorpresa la situazione anche il personale interno all’Ospedale, che in primis contestava la scelta di decidere di trasportare per circa 60 km su una strada che non passerà alla storia per la sua agevole percorribilità delle persone che avevano bisogno di un intervento d’urgenza.

La Asl in caso di guasti sulla sala operatoria ovviamente ha accesso ad un intervento diretto per una soluzione immediata, a cui evidentemente non si è riusciti ad accedere nel giorno di festa, ma la contestazione sulla scelta di Anzio nasce dal fatto che il personale sanitario avverte con chiarezza la politica della Asl di Albano che penalizza costantemente l’ospedale del Litorale, piano piano svuotato di personale, attrezzi, reparti, medici e infermieri in favore dei Castelli, che invece al momento delle emergenze si guardano bene dal fornire la disponibilità necessaria. E gli effetti dei tagli ad Anzio si vedono ogni giorno. Anziani malati che devono restare in pronto soccorso perché non c’è più un reparto che li possa accogliere, malati che vengono smistati nelle strutture ospedaliere più disparate per accertamenti e controlli perché ad Anzio i posti letto sono indisponibili sempre. L’ospedale è costantemente pieno perché sottodimensionato per la popolazione di riferimento, mentre in altre zone ci sono fin troppi posti in cui i malati di Anzio e Nettuno vengono spostati (Albano, Ariccia, Nemi le mete più spesso indicate a chi si presenta in Ospedale) con disagi fin troppo facili da immaginare per le famiglie e per chi sta male.