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Indagini a Cisterna e Anzio, il sindaco Eleonora Della Penna si è dimessa

Il Sindaco di Cisterna Eleonora Della Penna si è dimessa. Ha rassegnato le sue dimissioni da primo cittadino in seguito all'operazione dei carabinieri e della

Eleonora Della Penna

Il Sindaco di Cisterna Eleonora Della Penna si è dimessa. Ha rassegnato le sue dimissioni da primo cittadino in seguito all’operazione dei carabinieri e della Procura di Latina denominata “Touchdown” che ha visto coinvolti politici di spicco del comune di Cisterna, della provincia di Latina e di Anzio, con l’arresto dell’ex assessore Patrizio Placidi e del dirigente Walter Dell’Accio. Il sindaco Della Penna, ampiamente presente nelle intercettazioni dei militari dell’Arma, ha scritto ai cittadini una lettera che riportiamo. Dando le dimissioni da Sindaco, lo ricordiamo, la Della Penna decade anche dalla guida della presidenza della Provincia di Latina. Contemporaneamente l’opposizione aveva richiesto un consiglio comunale con all’ordine del giorno la mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco.

“Valutata la situazione politico amministrativa venutasi a creare a seguito dell’inchiesta denominata Touchdown – scrive – la sottoscritta Eleonora Della Penna intende rassegnare le sue dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Cisterna di Latina a far data da oggi, 13 dicembre 2017. È necessario ringraziare con stima e assoluta fiducia tutte le forze dell’ordine della Provincia di Latina, la magistratura pontina, certa che saprà far emergere tutta la verità su un caso così grave e denigrante per la nostra amata Cisterna. Nonostante la sottoscritta abbia ricevuto segni di vicinanza e sostegno da parte di tantissimi cittadini, con la presente sono a chiedere scusa pubblicamente per non aver individuato con oculata attenzione atteggiamenti e condotte lesive della dignità di tutti noi. Non posso, come tutti, che essere sconvolta e amareggiata per quanto accaduto ma come ho sempre detto e sostenuto che chi governa è chiamato a prendere delle decisioni e questa scelta – che non va interpretata come una ammissione di responsabilità giuridica né tantomeno un colpo di spugna sul oiano politico – rappresenta un atto dovuto di correttezza politica e dignità personale volto anche a ristabilire un minimo di serenità nei due enti che rappresento. Rimando – conclude – ulteriori considerazioni di natura politica e personale ad un secondo momento quando avrò a disposizione tutti gli elementi utili che mi consentano di esprimermi con precisione e minore coinvolgimento politico”.