Home Cronaca L’ex assessore Colarieti condannato a risarcire 128mila euro al Comune di Anzio

L’ex assessore Colarieti condannato a risarcire 128mila euro al Comune di Anzio

La Corte dei Conti del Lazio ha condannato l'ex assessore di Anzio Italo Colarieti a risarcire al Comune la somma di 128.794,89, euro

Il Comune di Anzio
La sede della Guardia di finanza di Nettuno

La Corte dei Conti del Lazio ha condannato l’ex assessore di Anzio Italo Colarieti a risarcire al Comune la somma di 128.794,89, euro oltre rivalutazione monetaria, secondo gli indici ISTAT, dalla data del commesso reato (febbraio 2012) all’attualità, nonché interessi di mora al tasso legale dalla data di pubblicazione della presente sentenza al soddisfo. Il Procuratore Regionale presso la Sezione Lazio ha presentato il processo che vedeva imputti per danno erariale sia Italo Colarieti che il Dirigente Angela Santaniello, che invece è stata assolta da tutte le contestazioni. Si tratta dell’ultimo atto di un’indagine avviata nel 2014 dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Nettuno, la cosiddetta “operazione Arcobaleno” che ha svelato la situazione corruttiva in corso nel comune di Anzio.

La presentazione dell’accusa

Il Procuratore ha sostenuto davanti ai giudici che il Comune di Anzio aveva affidato alla S.c.a r.l. Raimbow il servizio di scuolabus per il trasporto degli alunni e dei disabili, per l’anno 1/2/2010-31/1/2011, affido poi prorogato, con delibera 16/2011, sino al 30/6/2011 e, successivamente, con delibera 443/2011, sino all’esperimento di nuova gara, mai indetta; che le delibere di affidamento e proroga erano a firma di Santaniello Angela, Dirigente delle Politiche Sociali presso il Comune di Anzio e che la condotta della Santaniello era dovuta a cointeressenze tra l’azienda affidataria del servizio e l’assessore alle Politiche Sociali, Italo Colarieti, il quale aveva ricevuto, in corrispettivo dell’affidamento, l’uso di una autovettura Mercedes Benz, già concessa in leasing alla Raimbow, nonché l’assunzione del proprio coniuge, Scuderi Lucrezia, presso la prefata società. In conseguenza di quanti fatti, nei riguardi dei due erano stati avviati due procedimenti penali, per corruzione e abuso di ufficio, in concorso con l’amministratore della società Raimbow, De Berardinis Augusto. Procedimenti che hanno visto la condanna dell’ex assessore e del titolare della Raimbow, e l’assoluzione della Santaniello. Quindi il procuratore chiedeva sia per la Santaniello (assolta) che per Colarieti, il risarcimento del danno erariale da essi cagionato, distinto in danno da tangente, pari a €. 63.438, e danno da disservizio, pari a €. 65.356,89, per complessivi €. 128.794,89.

I dettagli della sentenza

Tutte le eccezioni presentati dalla difesa di Colarieti, sono state respinte dalla Corte dei Conti che lo ha quindi condannato. “Si evince dalla documentazione in atti – si legge nella sentenza – che, con sentenza del 30/10/2014 del Tribunale Penale di Velletri, gli odierni convenuti sono stati condannati per il reato di corruzione ai danni del Comune di Anzio, reato commesso in concorso con De Berardinis Augusto, amministratore della società Raimbow. Tali i fatti accertati: con determina dirigenziale del 19/5/2009, n. 123, era stata indetta la procedura di gara con il sistema del cottimo fiduciario, gara conclusasi con l’aggiudicazione in favore della Raimbow per la durata di un anno; il contratto, tuttavia, non era stato mai formalizzato; con determina dirigenziale del 2/2/2011, a firma della Santaniello, l’appalto era stato prorogato fino al momento della conclusione della nuova procedura di gara, gara di fatto mai indetta”.

Le intercettazioni telefoniche e i ‘vantaggi’ ottenuti

“Dalle intercettazioni telefoniche effettuate nel corso delle indagini penali era quindi emersa la sussistenza di rapporti tra gli imputati, in merito all’affidamento del servizio di scuolabus alla Raimbow (in particolare, era emerso il ruolo decisionale della Scuderi, moglie del Colarieti, all’interno del consiglio di amministrazione della Società) ed ai vantaggi conseguiti dal Colarieti. Quest’ultimo, assessore alle politiche sociali del Comune di Anzio, aveva conseguito, a fronte dell’affidamento dell’appalto alla Raimbow: 1) la disponibilità di un’autovettura Mercedes Benz, già concessa in leasing alla Raimbow; 2) l’assunzione della propria moglie presso la Società, verso l’elevato corrispettivo di 6.500 euro mensili; 3) l’assunzione di personale riferibile al De Berardinis presso la casa di riposo per anziani “La Francescana”, facente capo al Colarieti.

Con sentenza della Corte di Appello di Roma n. 1281/2017, la Santaniello è stata assolta dall’imputazione di concorso nel delitto di corruzione. E’ invece emerso, dalle indagini penali, il diretto collegamento tra Colarieti e De Berardinis in ordine alle attività della cooperativa Raimbow e l’utilizzo di personale dell’altra cooperativa riferibile al De Berardinis (L’Angelo e il Bambino) nella casa di riposo per anziani La Francescana. Pertanto il Colarieti, nell’ottica di uno scambio di favori reciproci, ha favorito la posizione del De Berardinis nei rapporti con il Comune di Anzio, di cui era assessore. Quale ulteriore prezzo dell’accordo corruttivo, il Colarieti ha ricevuto in uso l’autovettura Mercedes, della Raimbow. E’ poi risultato provato il ruolo incisivo, assunto dalla Scudieri, moglie del predetto Colarieti, nell’ambito della cooperativa Raimbow, di cui la Scudieri ha fatto parte, quale componente del CdA, sino all’11/3/2010, per essere poi assunta quale dipendente, per euro 6.500 mensili; tanto, sebbene le indagini abbiano consentito di appurare che la stessa è stata impegnata per 206 giornate lavorative nel 2010, e per 187 giornate lavorative nel 2011. Dalle intercettazioni è anche emerso un collegamento diretto tra il De Berardinis e il Colarieti in relazione al problema della mancanza di regolarità contributiva della Raimbow, di cui, pertanto, il Colarieti era a conoscenza al momento dell’affidamento dell’appalto in favore della predetta Società.

 

L’assoluzione e le condanne

Sussiste l’elemento soggettivo dell’illecito amministrativo contabile, ravvisabile nel dolo del Colarieti, stante l’evidenza dell’avvenuta commissione del reato (doloso) di corruzione. In definitiva, Santaniello Angela, conformemente alla richiesta del P.R., va assolta dall’imputazione in atti, mentre Colarieti Italo va condannato al risarcimento del danno erariale, in favore del Comune di Anzio, come innanzi quantificato in complessivi €. 128.794,89. Su tale somma sono dovuti la rivalutazione monetaria, secondo gli indici ISTAT, dalla data del commesso reato (febbraio 2012) all’attualità, nonché gli interessi di mora al tasso legale dalla data di pubblicazione della presente sentenza al soddisfo. Le spese, quanto al rapporto processuale con il Colarieti, seguono la soccombenza

La Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio definitivamente pronunciando sulla domanda come in atti proposta, disattese tutte le eccezioni pregiudiziali, così provvede:

1)  Assolve Santaniello Angela dall’imputazione in atti;

2)  Condanna Colarieti Italo al pagamento, in favore del Comune di Anzio, della somma di €. 128.794,89,oltre rivalutazione monetaria, secondo gli indici ISTAT, dalla data del commesso reato (febbraio 2012) all’attualità, nonché interessi di mora al tasso legale dalla data di pubblicazione della presente sentenza al soddisfo.

3)  Nulla per le spese, quanto al rapporto processuale con la Santaniello;

4)   Condanna il convenuto Colarieti al pagamento delle spese processuali, che si liquidano in €. 553,72 (cinquecentocinquantatre/72).