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Ad Anzio la “mazzetta” era in posti di lavoro e non denaro per gli indagati

Posti di lavoro e non denaro, con questa merce di scambio sono state pagate le "mazzette" all'ex assessore all'Ambiente del Comune di Anzio Patrizio Placidi

Posti di lavoro e non denaro, con questa merce di scambio sono state pagate le “mazzette” all’ex assessore all’Ambiente del Comune di Anzio Patrizio Placidi e al dirigente di area, finiti uno in carcere e l’altro ai domiciliari. Questi i nomi di tutte le persone coinvolte delle indagini dei Carabinieri di Aprilia: in stato di arresto Marco Muzzupappa (ex Vicesindaco e assessore all’ambiente a Cisterna), Filippo Frezza (consigliere a Cisterna), Danilo Martelli (assessore di Cisterna), Andrea Caiazzo, Rinaldo Donnini, Enrico Baccari (imprenditori), Alvaro Mastrantoni (vicesindaco di Cisterna), Patrizio Placidi (ex assessore all’Ambiente di Anzio), Americo  Iacovacci (funzionario pubblico), Stefano Torre e Giovanni Giarola.

Ai domiciliari: Pierluigi Ianiri (assessore a Cisterna), Stefano Mauro (funzionario a Cisterna), Walter Dell’Accio (dirigente del Comune di Anzio), Francesco Saverio Colucci (titolare di impresa), Gianfranco Buttarelli (assessore di Latina, ora dimessosi, ed ex dirigente del comune di Cisterna), Egidio Ambrosetti (dirigente del Comune di Cisterna).

Gli Appalti pubblici erano fonte di arricchimento per le persone coinvolte. Sono stati sequestrati 400mila euro in contanti nella disponibilità di tre degli arrestati. La scelta del nome dell’operazione, “Touch Down”, deriva dal fatto che a un certo punto dell’attività i Carabinieri sono riusciti a sequestrare una “mazzetta” ingente da 30mila euro data da un imprenditore a un consigliere (Frezza) un anno fa. Riguardante la manutenzione del verde pubblico alla stessa ditta dell’appalto rifiuti.

L’imprenditore – di cui i Carabinieri non hanno fatto il nome – è l’anello di congiunzione tra Cisterna ed Anzio dove sono state arrestate due persone. Ad Anzio la “mazzetta” era in posti di lavoro e non in soldi.

“L’attività investigativa per noi è conclusa – hanno detto i Carabinieri durante una lunga conferenza stampa – ciò che dovevamo verificare riteniamo di averlo accertato”. Il Gip ha ritenuto che le persone avessero una “struttura stabile” per mantenere questo sistema. I fatti fanno riferimento per il periodo che va da fine 2016 ad oggi.