Home Cronaca Illecita modalità di raccolta ad Anzio, la Polizia locale chiama la Procura

Illecita modalità di raccolta ad Anzio, la Polizia locale chiama la Procura

"L'Ambiente per il comune di Anzio è sempre stato una priorità. Un'attività quella svolta dalla Polizia Locale di Anzio a 360 gradi anche con controlli eseguiti

La polizia locale di Anzio

“L’Ambiente per il comune di Anzio è sempre stato una priorità. Un’attività quella svolta dalla Polizia Locale di Anzio a 360 gradi anche con controlli eseguiti su input dell’amministrazione su diverse problematiche a tutela dell’Ambiente”. Lo si legge in una comunicazione amministrativa in cui si annuncia una vertenza legale in corso con la ditta che raccoglie i rifiuti.

“Proprio in tempi non sospetti, per volontà del Sindaco Luciano Bruschini, veniva inviato un rapporto dettagliato sul servizio di raccolta dei rifiuti ad Anzio, denunciando nell’agosto scorso per interruzione di pubblico servizio, la società Camassa Ambiente, cioè l’attuale azienda incaricata della raccolta dei rifiuti dall’ufficio Ambiente oggi sotto la luce dei riflettori per le note vicende. La predetta Azienda è stata infatti monitorata dalla Polizia Locale sin dal marzo 2017 sino ad odierne date, inviando nel mese scorso un ulteriore nutrito seguito. La Polizia Locale ha infatti fornito diversi elementi che rappresentano in modo puntuale l’illecita modalità di raccolta messa in campo dalla Camassa che, proprio nella passata estate, è stata oggetto di diverse critiche e segnalazioni da parte di innumerevoli cittadini ed associazioni”.
Per gli stessi motivi l’amministrazione ha più volte sanzionato l’azienda con diversi verbali emessi a suo carico. Nella nota inviata alla Procura la Polizia Locale guidata dal comandante Sergio Ierace, fa anche ipotesi sulla verosimile presenza di illeciti meccanismi della non raccolta, volti alla trasformazione del rapporto ordinario di raccolta con rapporti straordinari di bonifica. Il meccanismo verosimilmente utilizzato sarebbe quello di non procedere al ritiro sino a far sorgere nei siti l’emergenza sanitaria che avrebbe indotto poi a bonifiche più costose per l’amministrazione. Anche in tale caso l’amministrazione si attende che venga fatta chiarezza offrendo la sua totale disponibilità agli inquirenti.
“Questa amministrazione – si legge in conclusione – ha già da tempo avviato una riforma interna rinnovando cariche che hanno peso nella gestione e nel controllo del territorio. Iniziata sin dal precedente anno questo lavoro messo in campo sta permettendo non solo la soluzione di problemi annosi, ma anche il controllo dei rapporti interni con attività di prevenzione che stanno dando i loro frutti”.