Il Sindaco di Anzio Luciano Bruschini interviene ancora sulle indagini che hanno portato all’arresto dell’ex assessore Patrizio Placidi, del consigliere Donatello Campa, del Dirigente del settore Ambiente e di un funzionario comunale. “Chi ha sbagliato deve pagare – ha detto il Primo cittadino – non dimentichiamo l’art. 27 della Costituzione. Il mio passato dimostra la mia linearità e la mia condotta nell’amministrazione pubblica”.
“La corruzione all’interno della Pubblica Amministrazione è un problema del Sistema Italia che, ad Anzio, sotto la mia Amministrazione, è stato strutturalmente combattuto, con il presidio dell’Anticorruzione e sempre in collaborazione con tutte le Istituzioni preposte. In altre Città e ad altri livelli istituzionali, purtroppo, accade ben altro. Il mio passato dimostra la mia linearità e la mia condotta nell’amministrare la cosa pubblica, nell’esclusivo interesse dei cittadini. Voglio, inoltre, precisare, una volta per tutte, che gli atti di gestione come forniture, gare e appalti, sono di esclusiva competenza dei dirigenti/funzionari e non sono sottoposti, in alcun modo, al controllo del Sindaco”.
“Lo dico subito per non essere frainteso: se qualcuno ha sbagliato deve pagare. Allo stesso tempo ritengo giusto ricordare, a tutti, che siamo in fase di indagini, che al momento non ci sono processi in corso e soprattutto non ci sono condanne, nemmeno di primo grado: non si è garantisti a gettone, la presunzione di innocenza deve valere sempre, così come sancito dall’articolo 27 della nostra Costituzione. Mentre le Istituzioni preposte stanno giustamente lavorando alle indagini, purtroppo, è in corso uno sciacallaggio mediatico e politico che coinvolge persone, dipendenti e di riflesso le loro famiglie, nelle quali vivono minori che vanno a scuola, mogli, genitori anziani che, inevitabilmente, pagano il prezzo più alto di una situazione che, personalmente, confido venga definita al più presto”.