Home Cronaca Coltelli, telefonini e sigarette in cella, blit in carcere a Velletri

Coltelli, telefonini e sigarette in cella, blit in carcere a Velletri

Un gruppo di detenuti rumeni, ristretti tutti insieme in una cella da quattro persone del nuovo padiglione D del carcere di Velletri

Un gruppo di detenuti rumeni, ristretti tutti insieme in una cella da quattro persone del nuovo padiglione D del carcere di Velletri, avevano intenzione di prendere la “gestione” di quell’ala del carcere.

Gli agenti di Polizia Penitenziaria hanno stroncato sul nascere questa attività. “Da settimane il gruppo dei detenuti stranieri – spiegano i sindacalisti dell’Ugl Polizia Penitenziaria Carmine Olanda e Ciro Borrelli – era tenuto sotto controllo, i loro atteggiamenti di presunzione e il loro modo di rapportarsi hanno fatto scattare l’operazione di Polizia. In primo luogo, infatti è stata fatta una intensa perquisizione nella loro cella che ha portato al ritrovamento di un telefonino completo di scheda, batteria e caricabatteria rudimentale. Durante la perquisizione sono stati rinvenuti anche alcuni oggetti del tipo coltelli e punteruoli costruiti in modo artigianale. Sono stati rinvenuti, inoltre anche numerosi pacchetti di sigarette che fanno pensare ad un gesto di ricompensa nei confronti del gruppo dei detenuti stranieri in cambio delle telefonate. Il Carcere di Velletri – concludono – oramai è diventato oggetto di cronaca quotidiana. Dalle osservazioni effettuate al gruppo dei detenuti stranieri si presume avevano creato una vera e propria banda finalizzata a delinquere e a tenere sotto controllo la sezione dove erano ristretti. Rimangono in corso ulteriori accertamenti sui i fatti accaduti. Nonostante la grave carenza di personale, la Polizia Penitenziaria di Velletri dimostra sempre di essere all’altezza di prevenire e sgominare nel nascere le organizzazioni di bande come in questo caso finalizzate a delinquere”.