L’Amministrazione comunale di Nettuno ha fatto appena in tempo ad annunciare la “decadenza della convezione” dello Stadio Luigi Rizzo, di Cretarossa, che è subito contesa. L’Amministrazione annuncia che si è ripresa lo spazio assegnato all’ASD Cretarossa Nettunia, che a breve verrà messo a bando, ma la storia che ci raccontano dall’Associazione Nettuno calcio che si è fusa proprio con il Cretarossa, è tutta diversa.
La prima cosa che ci viene sottolineata è che negli ultimi mesi il Cretarossa ha fatto investimenti importanti sulla manutenzione e la cura del campo, circa 7mila euro di lavori per sistemare gli spogliatoi e la recinzione (si parla di un investimento complessivo del Cretarossa pari a circa 250mila euro in 5 anni). Il 22 giugno scorso la società del Cretarossa si è fusa con il Nettuno Calcio ed ha protocollato al Comune di Nettuno il nuovo assetto societario il 3 luglio. Nonostante diversi incontri informali con l’Amministrazione, informata della nuova situazione, per discutere sempre di questioni sportive, le comunicazioni ufficiali tramite raccomandata per annunciare la decadenza del Rizzo sono state inviate ad indirizzi non più attivi e non sono mai arrivate nella mani della società realmente interessata, che ieri mattina si è ritrovata con i cancelli chiusi senza alcun avvertimento. Un fatto già accaduto con il Masin, quello dei sigilli senza comunicazione alle realtà che in quei campi si allenano, se non fosse che qui le condizioni della struttura sono ben altre. Questa mattina il legale del Nettuno calcio ha protocollato in Comune un documento con cui contesta il provvedimento di decadenza (riportando le date della fusione delle due società, le comunicazioni sul subentro nei diritti e nei doveri, le precedenti comunicazioni al Comune che non sembra averne preso atto) e in cui chiede di poter tornare ad usare il campo, in ogni caso fino alla scadenza naturale della concessione del 5 novembre ma anche potendo accedere alla proroga proposta dal Comune al Cretarossa fino a giugno 2018 senza ulteriori oneri.
In realtà la proroga proposta dal Comune al Cretarossa (di cui la nuova società è venuta a conoscenza informalmente) da novembre 2017 a giugno 2018 prevede il versamento di 5600 euro più 4mila euro di fideiussione. Una somma considerata assurda sia per il tempo della proroga (appena sette mesi) che per l’importo, assolutamente straordinario. Intanto le squadre iscritte ai Campionati sono nei guai. Il Nettuno calcio in seconda categoria sabato gioca in casa e se non è riuscita a comunicare in tempo il cambio di campo in Federazione (servono almeno 48 ore) rischia la sconfitta a tavolino. Non solo.
Mentre è evidente che si profila una contesa tra le parti emerge quello che è un effetto collaterale davvero serio. Oltre al Nettuno calcio a rimanere fuori dal Rizzo chiuso con i sigilli sono il Futsal e il Pop United, la squadra di migranti che si è iscritta al Campionato con moltissimi sacrifici economici e che avrebbe usato lo stadio a titolo gratuito a partire dalla prossima settimana. Una situazione di disagio totale per il Pop United che ora non sa davvero a chi rivolgersi per potersi presentare in campo.