Sono arrabbiatissimi i genitori dei bimbi dell’asilo dell’ex plesso di via Aniene che dopo i danni alla struttura dello scorso anno speravamo a settembre di avere a disposizione degli spazi adeguati per il ritorno in classe dei piccoli alunni, ma così non è stato. Lo scorso anno era stata promessa loro una soluzione valida e quello che invece si è realizzato è un film dell’orrore per questi bambini tra i 3 e i 6 anni compressi in aule da trenta posti senza neanche una classe a disposizione. Per trenta di loro è stato trovato posto nella palestra della scuola di via dell’Olmo. Una soluzione che non solo penalizza i bambini senza un’aula, ma anche tutti gli altri iscritti al plesso che non hanno più a disposizione uno spazio dedicato per l’attività fisica. Indisponibile anche il refettorio con i bimbi che mangiano nella stessa aula in cui studiano e la pulizia lascia spesso a desiderare. Altre due classi sono state spostate nel plesso di via Teulada, concepito solo per i bambini della scuola primaria. Le aule qui ci sono, ma i servizi igienici non sono adatti per i bambini dai 3 ai sei anni e creano non pochi disagi.
“Lo scorso anno – racconta una mamma, anche a nome di tutte le altre – dopo i disagi al plesso di via Aniene abbiamo avuto un incontro con l’ex assessore Biondi e l’assessore Pompozzi. Ci avevano parlato un progetto che avrebbe riportato i nostri figli in classe in una scuola decente entro settembre. Ovviamente siamo molto lontani da quella promessa. Le classi dei nostri figli sono passate da un ragionevole numero di 15-20 bambini a classi praticamente ingestibili con trenta alunni. L’idea che una di queste classi possa passare il suo primo anno di asilo in una palestra è inaccettabile, per loro e per tutti gli altri bambini a cui si nega il diritto allo sport. Lo stesso vale per le classi che sono state spostate a via Teulada in una scuola concepita per bambini più grandi in cui i ragazzini dell’asilo sono tirati in spazi strettissimi”.
Le mamme si stanno preparando un dossier sui provvedimenti annunciati e quelli presi e definiscono la situazione “surreale” e sono pronte ad una protesta significativa per garantire ai propri figli un anno scolastico in situazioni decorose.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.