Gli amici di Anzio e Nettuno, ma anche quelli di Cisterna e Velletri l’hanno ricordata con una corona, e i colleghi di lavoro giunti in tantissimi, hanno voluto stringersi con una manifestazione, un vero e proprio corteo, organizzato sia prima che dopo la funzione funebre, per scortare il feretro di Giulia a piedi fino al cimitero civile di Nettuno. Durante l’omelia non sono mancati momenti di profonda commozione di dolore, con la mamma di Giulia che si è stretta alla bara della famiglia su una sedia a rotella con una gamba ingessata. Interminabile la fila di amici che l’hanno voluta abbracciare. Tanto affetto anche per il padre e per le sorelle della ragazza. Toccante l’omelia di Don Massimo che ha citato canzoni ed ha invocato Dio e la fede necessaria a superare certi momenti e ha chiesto agli amici di farsi sentire, di far sentire le loro voci e gli amici di Giulia non si sono tirati indietro con ricordi e aneddoti toccanti.
Le sue frasi tipiche riportate anche nei cartelli che gli amici portavano in mano. Al termine della cerimonia, a testimonianza di un dolore infinito, palloncini bianchi per Giulia e gli amici in fila con gli striscioni in mano per ricordarla ancora prima di una passeggiata lunghissima verso il cimitero come a stringere gli ultimi momenti insieme con la ragazza che non c’è più, ma vive nell’affetto dei suoi amici e dei suoi cari.