La puzza fetida alla fine ha colpito anche i manifestanti del Presidio presso il centro Acea Kyklos che si trova al confine tra Aprilia e Nettuno. Una delle donne presenti di fronte all’impianto si è sentita male e gli altri manifestanti hanno deciso di chiamare un’ambulanza. La donna è stata colta da nausea e respiro affannoso, ma anche tutti gli altri hanno manifestato bruciore agli occhi e alla gola. Una volta sul posto i sanitari, hanno immediatamanete consigliato a tutti di allontanarsi dalla zona chiaramente fonte dei malesseri. Peccato che abitano tutti a pochi metri e la stessa puzza che si avverte distintamente fuori dai cancelli la sentono anche dentro casa.
“Siamo stati qui tutto il giorno – ci spiega uno dei manifestanti – ma da venti minuti a questa parte la situazione è persino peggiorata (i manifestanti ci hanno contattato alle 22,45 circa) ci stanno uccidendo siamo tutti con gli occhi gonfi e la gola che brucia. Hanno lasciato aperte le porte degli impianti tutto il giorno e anche adesso, che è notte sono aperte. Non le aprono per far entrare o uscire i mezzi perché oggi non è passato quasi nessuno, io credo che lo facciano perché hanno paura delle concentrazioni di gas e siccome non hanno gli impianti adatti per l’areazione appestano tutti noi e ci fanno morire di puzza e chissà che altro. Io non credo proprio che le porte dovrebbero essere aperte giorno e notte, credo sia contrario alla legge e su questo presenteremo un altro esposto”. Intanto tutte le persone presenti al presidio hanno chiesto di essere visitati dal personale del 118 accorso sul posto. La protesta continua…