Home Cronaca Puzza alla ex Kyklos, la rivolta dei cittadini esasperati

Puzza alla ex Kyklos, la rivolta dei cittadini esasperati

Sono un centinaio i cittadini di Nettuno e di Aprilia che questa mattina si sono riuniti davanti ai cancelli della ex Kyklos per protestare contro la puzza fetida

Sono un centinaio i cittadini di Nettuno e di Aprilia che questa mattina si sono riuniti davanti ai cancelli della ex Kyklos per protestare contro la puzza fetida che appesta la zona e che rende la vita impossibile ai residenti, compreso il quartiere di Tre Cancelli. Una puzza che nelle scorse settimane è stata avvertita anche in centro a Nettuno, nei quartieri di San Giacomo e Santa Barbara, allarmando i residenti che non riuscivano a comprenderne la provenienza. Una situazione di disagio e di invivibilità quella creata dall’impianto Acea che i residenti denunciano da anni, ma a cui nessuno sembra voler dare ascolto. Questa mattina a presidiare la protesta e a garantire la sicurezza di tutti, i carabinieri, la polizia e due pattuglie della polizia locale di Aprilia. Tutti sostengono che questa mattina il pessimo odore è ridotto al minimo e tuttavia è comunque fortissimo come impressionante è la presenza di mosche, piuttosto aggressive.

Le testimonianze

“Io lavoro a pochi metri dall’impianto – racconta un meccanico – in certi momenti della giornata ci costringono a vivere con un fetore insopportabile. Pago il mutuo per la casa che ho comprato, ma la mia famiglia si è dovuta trasferire altrove: non si possono far crescere i bambini con questo odore”.

“Ci svegliamo la mattina con gli occhi gonfi e la gola che brucia – racconta una donna – sono una persona pulita, ma dentro casa mia c’è un costante odore di fogna, alle volte sono costretta a uscire la mattina alle 7 e tornare di notte, ma la puzza c’è ancora. Ormai c’è sempre”.

“Ho fatto una serie di visite mediche ed ho tantissimi problemi – racconta una ragazza – mia madre è morta d tumore, mia cugina p malata e mia zia ha un tumore e si è trasferita a Roma per curarsi. In questa zona c’è un indice altissimo di malattia. In questa zona nessuno sta bene e tutti noi abbiamo un parente e un amico con un tumore. Ora ci siamo rivolti ad un avvocato per fare chiarezza anche su questo”.