Si arricchisce di una nuova puntata la contesa del consorzio del quartiere Cioccati con uno dei residenti che, all’interno del suo lotto, sta costruendo una costruzione, l’ennesima, a ridosso del parco giochi. Nelle scorse settimane vi erano state proteste, anche aggressive, da parte dei consorziati nei confronti del cittadino che, a loro dire, stava realizzando la struttura in spregio alle norme urbanistiche della zona. Le proteste si sono concretizzate con lo stop dei lavori, bloccati dalla Polzia Locale che si è presa 45 giorni di tempo per effettuare le verifiche sulle denunce che nel corso degli anni si sono accumulate, per abusi edilizi, piano casa, sanatorie e nuove richieste a costruire e a verifiche re la normative per cui nessuno dei consorziati può costruire sui confini perimetrali del proprio lotto, ma deve lasciare uno spazio. Questi 45 giorni di verifiche annunciate scadono il prossimo 5 settembre e per capire quanto gli animi siano surriscaldati, il giorno in cui la Polizia Locale ha bloccato i lavori, un assembramento di residenti ha iniziato a discutere animatamente con i titolari della abitazione e con gli operai della ditta incaricata dei lavori, tanto da rendersi necessario l’intervento di due volanti del commissariato di Polizia di Anzio intervenute per calmare gli animi e a tutela dell’incolumità di tutti.
Ieri notte i consorziati hanno visto che veniva gettata acqua nel cantiere bloccato ed hanno pensato ad un riavvio dei lavori, quindi allarmati hanno chiamato il presidente del consorzio invitando ad andare questa mattina in Comune per capire cosa stesse accadendo. “Abbiamo pensato subito che stavano per fare una gettata di cemento – ha detto l presidente – e purtroppo questa mattina nell’ufficio tecnico del comune lo hanno confermato. Ho chiesto se fosse finita l0’istrutturia per capire se si trattava di un abuso oppure no e per capire se si fosse giunti ad una conclusione. Così no è stato, ma nel frattempo si poteva cemento. Mi sembra una follia – sottolinea il presidente – ho chiesto al personale presento all’ufficio tecnico che mi venisse consegnato un foglio con cui venivano autorizzati questi lavori, ma mi è stato negato. Ho subito chiamato i Carabinieri che sono intervenuti e che hanno preso le generalità di tutti ed esporrò loro tutta la documentazione perché questa storia deve finire. Non è possibile che un abuso edilizio di questa portata non venga fermato da nessuno”.
Ora non resta che attendere e capire se i lavori verranno fermati oppure no.