Si delineano i contorni della rissa avvenuta ieri in spiaggia, nel tratto di arenile libero vicino al Rivazzurra e c’è davvero da rimanere a bocca aperta. Tutto è partito da due minori che giocavano con una palla dando fastidio agli altri avventori. Il bagnino ha più volte richiamato i minori all’ordine, rimanendo inascoltato, fino a che ha tolto la palla ai ragazzini molesti. Un gesto che non è piaciuto alla madre dei ragazzini che ha iniziato a battibeccare con violenza con il bagnino, che stava cercando di mantenere l’ordine evitando che i bambini infastidissero tutti gli altri. Una parola tira l’altra e prima il marito e poi i familiari dei ragazzini e della donna, sono venuti alle mani con il bagnino prima e, successivamente, con un uomo intervenuto per difendere il giovane. Uno dei familiari dei ragazzini, quindi, ha pensato bene di sradicare un ombrellone piantato sulla sabbia e colpire alla testa uno dei contendenti con una violenta bastonata, rischiando di fargli davvero male. Il bilancio dell’assurdo episodio è di quattro persone ferite e medicate in ospedale. Il ferito più grave è quello con il taglio e la botta in testa, le sue condizioni fortunatamente, dopo le cure del caso, non destano preoccupazione. Sul posto sono accorse tre volanti del Commissariato di polizia di Anzio e Nettuno, sei agenti e un’auto dei carabinieri in appoggio. In sei, dopo la violenta rissa sono finiti in Commissariato di Anzio 2 per rispondere delle proprie azioni e per raccontare cosa era accaduto. La polizia, incaricata delle indagini, ha ascoltato i coinvolti nello scontro e anche i testimoni. Tre dei responsabili sono stati denunciati a piede libero e ora rischiano di pagare davvero caro il comportamento avuto in spiaggia. Aggressione e lesioni aggravate i capi di imputazione di cui dovranno rispondere all’Autorità giudiziaria. La Polizia di Anzio ha posto sotto sequestro un remo e un manico di ombrellone che saranno sottoposti ad analisi di polizia scientifica per stabilire con precisione chi li ha utilizzati.