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Perde un ricorso legale, immigrato minaccia di impiccarsi al Cara di Tre Cancelli

Non ha preso bene un ricorso legale che non è andato come voleva, avviato con un avvocato, per entrare in possesso dei documenti da richiedente asilo

Non ha preso bene un ricorso legale che non è andato come voleva, avviato con un avvocato, per entrare in possesso dei documenti da richiedente asilo e, per questo motivo, ha minacciato di impiccarsi. A spaventare tutti è stato di un cittadino Pakistano, classe ’87, in attesa del riconoscimento del suo status, ospitato al centro Cara di Tre Cancelli a Nettuno. Sul posto, nel giro di pochissimo sono accorse due volanti del Commissariato di polizia di Anzio e Nettuno e un mezzo del 118. Alla vista degli agenti il giovane non ha dato seguito alla minaccia di impiccarsi, ma ha sbattuto violentemente la testa, più volte contro un muro procurandosi delle ferite, fortunatamente non gravi. Un eccesso di ira e disappunto seguito da atti di autolesionismo che gli è costato una visita al Pronto soccorso, il fermo in ospedale per accertamenti medici e psicologici ed una prognosi di 7 giorni. Il giovane passerà la notte in ospedale e poi, se la sua situazione mentale lo permetterà, tornerà al centro che lo ospita. Un’informativa su quando accaduto verrà inviata dal Commissariato di Anzio alla Prefettura e sarà presa in considerazione al momento della valutazione della concessione dello status di rifugiato al migrante.