Il Presidente del Consorzio del quartiere Cioccati a Nettuno, su pressione di molti consorziati, ha preso carta e penna e presentato un esposto, l’ennesimo, alla Procura della Repubblica di Velletri. Foto certificate e documenti alla mano il Presidente ha segnalato quella che lui e gli altri consorziati ritengono essere una situazione di abuso edilizio con la realizzazione, all’interno di un solo lotto, di sette unità abitative, due delle quali realizzate al confine con la recinzione perimetrale. Una battaglia, legale e non solo, che va avanti da anni quella del Consorzio e dei consorziati con un singolo privato. In questo momento sono in corso ulteriori lavori nel lotto oggetto dell’esposto e questo fatto, nei giorni scorsi, ha fatto saltare i nervi ai residenti che si sono rivolti ai Carabinieri e alla Polizia locale. Gli agenti del Comando di Nettuno sono quindi giunti sul posto ed hanno acquisto la documentazione autorizzati, che è stata girata all’Ufficio tecnico del Comune per le verifiche del caso. Infatti non è semplice stabilire se la situazione sia o meno a norma, poiché su quel lotto ci sono vecchie denunce, indagini, condoni e richieste di ampliamento in base al piano casa.
“Quello che noi vogliamo sapere – ha detto il Presidente del Consorzio – è se è possibile davvero fare in un lotto quello che sta facendo il proprietario. Se è così noi tutti consorziati ne prenderemo atto e ci regoleremo di conseguenza. Altrimenti vorremmo sapere che genere di omissioni, rispetto alle denunce che abbiamo presentato negli anni, hanno permesso di arrivare alla situazione attuale, con ben due costruzioni appoggiate sul muro perimetrale, cosa che un parere dell’ufficio tecnico del Comune ci dice essere assolutamente vietata. Qui serve una risposta di legalità immediata, perché la questione non attiene più solo agli abusi, ma anche alla serenità dei consorziati, esasperati dalla situazione, che nei giorni scorsi hanno protestato vivacemente tanto con il titolare del lotto quanto nei miei confronti. Qui ora si tratta di ordine pubblico”. Allegate all’esposto presentato in Procura (e per conoscenza anche in Comune, ci sono delle immagini esplicative della situazione originale del lotto e di quella attuale con le costruzioni aggiuntive. Ora non resta che attendere l’esito delle verifiche, per capire se le realizzazioni in corso sono legittime, oppure no.