Solo un filo d’acqua nei rubinetti di Anzio e Nettuno, con alcuni quartieri martirizzati dal problema che rende la situazione invivibile. E la tensione tra i cittadini esasperati sale. Solo due settimane fa avevamo riportato l’appello accorato di un insegnante residente a Cincinnato ad Anzio, “scappato” da casa sua perché “era impossibile fare anche una doccia”. Ieri Acqualatina ha segnalato il disagio in alcune zone, imputandolo a consumi straordinari per la presenza turistica, ma certamente non basta a comprendere il fenomeno e soprattutto fa temere un agosto “nero”. “Da pochissimi giorni sono residente in quel di villa Claudia – ci scrive un cittadino di Anzio – vi contatto in merito alla scandalosa situazione della pressione dell’acqua nel quartiere. Un filo flebilissimo quello che viene giù dai rubinetti pressoché a tutte le ore della giornata! Passino le buche a mo di trincea o le radici affioranti ma qui si parla di acqua un bene primario. Da cosa dipende questa problematica? Nessuno ha mai pensato
di intervenire?”. A quanto par no. “Per riuscire a farmi una doccia – racconta un altro residente a Cincinnato – ho dovuto installare una pompa e un cassonetto per l’acqua, altrimenti ero condannato a cambiar casa per mantenere decoro e pulizia”. Una situazione che Acqualatina dice legata all’afflusso turistico (lo stesso da sempre, problema che si ignora da decenni) ma che in realtà dura con minore intensità tutto l’anno. E Certamente la periferia di Anzio non è l’unica zona colpita. Lo stesso succede a Santa Barbara a Nettuno, in zona Zucchetti e Cioccati. Le segnalazioni non si contano più e al momento, oltre agli inviti ai cittadini a consumare meno acqua, soluzioni non sono neanche allo studio.