L’incendio nell’area del Poligono di tiro dell’esercito a Nettuno, è stato devastante e le operazioni di spegnimento sono andate avanti tutta la notte e ancora in questo momento non possono dirsi concluse. In fiamme 50 ettari di macchia mediterranea completamente devasta dal fuoco. Al lavoro dal tardo pomeriggio fino prime ore alba i vigili del fuoco di Anzio, Pomezia, Nemi, Eur, con il sostegno impagabile della protezione civile di Genzano con vari mezzi e protezioni civili anche di altri comuni del litorale e Castelli Romani.
Uno sforzo immane quello di chi è intervenuto per domare le fiamme che si è trovato di fronte un muro di fuoco, fumo e cenere difficile da fronteggiare. In questo momento un canadair sta sorvolando la zona lasciando il suo pesante carico di acqua, per spegnere fino all’ultimo focolaio su una superficie estremamente estesa. Inevitabile e drammatica la fuga di tanti animali che nella macchia avevano la propria casa. Rondini impazzite, cinghiali in fuga, lepri e conigli in cerca di aria. In città si avverte appena un pessimo odore di bruciato. Il vento ha tirato verso il mare e questo ha evitato una possibile intossicazione di massa. Resta l’amarezza per un danno immenso alla vegetazione di Nettuno, per un patrimonio di incontaminata bellezza ridotto in cenere per cause che si spera vengano accertate prestissimo.
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