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L’ANGOLO DEL PEDIATRA – Il morbillo

Nuovo appuntamento con la rubrica "L'angolo del Pediatra" a cura del dottor Alessandro Cafarotti che affronta le tematiche più importanti del settore e chiarirà i vostri dubbi. In questo articolo si parla del morbillo . Per inoltrare le vostre domande potere scrivere studiopediatricocafarotti@gmail.com OPPURE redazione@ilclandestinogiornale.it con oggetto “L’angolo del Pediatra”

Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae). È una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni, per cui viene detta infantile, come la rosolia, la varicella, la pertosse e la parotite. Si trasmette solo nell’uomo. I malati vengono isolati nel periodo di contagio.

Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita.

Il morbillo è diffuso in tutto il mondo. È una delle più frequenti febbri eruttive, sebbene sia molto meno comune da quando è in uso la vaccinazione con richiamo.

Nei Paesi a clima temperato, colpisce i bambini verso la fine dell’inverno e a primavera.

In Italia la malattia deve essere obbligatoriamente notificata alle autorità sanitarie.

 

 

Come si manifesta

Il periodo di incubazione è di durata variabile, compresa fra 9 e 15 giorni. Nella maggioranza dei casi i segni clinici sono assenti; in alcune circostanze si manifestano in forma sfumata mal di testa, malessere o indebolimento fisico.

Il periodo di invasione è di breve durata (1-2 giorni) ed è caratterizzato da febbre elevata, congiuntivite con bruciore, lacrimazione, secrezione acquosa, dolore all’esposizione alla luce, rinite con secrezione trasparente dal naso seguita da secrezione mucosa, laringite con tosse stizzosa, a volte abbaiante, arrossamento del palato con piccole macchie di colorito rosso-cupo alla guancia, in corrispondenza dei molari, piccole macchie di colorito biancastro simili a capocchie di spillo con un contorno rossastro a “spruzzatura di calce” (le cosiddette macchie di Köplik).

Il periodo esantematico ha una durata di circa tre giorni. È caratterizzato da febbre elevata, maculo papule di colore rosso vinoso che si estendono dal capo alle estremità degli arti, debolezza, malessere, sete intensa, insonnia, tremori, obnubilamento del sensorio. Nel periodo di risoluzione, l’esantema scompare dopo 5-6 giorni dall’inizio della malattia, a partire dal capo, ma lasciando una desquamazione cutanea finissima su tutto il corpo. La tosse può durare a lungo. Durante la successiva fase di convalescenza la febbre può persistere, sia pure in forma attenuata e in presenza di una profonda debolezza.

La manifestazione della malattia può essere attenuata oppure di gravità crescente, in funzione dello stato immunitario del soggetto.

 

Complicanze

Le complicanze del morbillo insorgono nel 10-15 per cento dei casi. Le principali sono:

  • Complicanze respiratorie, le più frequenti, con otiti laringiti, broncopolmoniti batteriche e polmoniti interstiziali
  • Complicanze neurologiche, più rare ma a prognosi riservata: encefalite acuta (1 caso su 1000), panencefalite sclerosante subacuta (10 casi per milione);

Si stima che gli esiti mortali della malattia, in massima causati dalle sue complicanze, siano dell’ordine di due casi su mille nei paesi sviluppati.

Contagiosità

 

La contagiosità si protrae fino a 5 giorni dopo l’eruzione cutanea, ed è massima tre giorni prima, quando si ha la febbre.

Il morbillo è una delle malattie più trasmissibili. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce.

 

Terapia

 

Non esiste una cura specifica. Si possono trattare i sintomi (terapia sintomatica) ma non la causa: paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi. Esiste un rischio di prematurità per i bambini che hanno la madre infetta durante la gestazione.

 

Vaccinazione

 

Il vaccino del morbillo appartiene ai vaccini vivi attenuati. Il vaccino esiste sotto forma di un complesso vaccinale contro il morbillo, la parotite, la rosolia e varicella (Mprv).

 

Si esegue una prima dose prima preferibilmente dal 12 al 16° mese, con un richiamo verso 5-6 anni o 11-12 anni. Fino al 6°-9° mese, il neonato può essere protetto dagli anticorpi che gli vengono dalla madre se questa è immunizzata.

 

Morbillo in Italia: bollettino epidemiologico

 

Per monitorare e descrivere in modo tempestivo l’epidemia di morbillo in corso nel nostro Paese da gennaio 2017, il ministero della Salute e l’Istituto superiore della sanità hanno avviato la produzione di un’infografica settimanale che fornisce una panoramica sulla distribuzione dei casi segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrata Morbillo e Rosolia, per Regione, per fascia di età e stato vaccinale.

 

 

Di seguito i dati principali riportati nell’infografica N.13 che copre il periodo dal 1 gennaio 2017 al 18 giugno 2017:

  • 3074 casi segnalati dall’inizio dell’anno
  • quasi tutte le Regioni (18/21) hanno segnalato casi, ma il 91% proviene da sette: Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia
  • l’89% dei casi era non vaccinato e il 7% ha ricevuto solo una dose di vaccino
  • l’età mediana dei casi pari a 27 anni. La maggior parte dei casi (73%) è stata segnalata in persone di età maggiore o uguale a 15 anni; 185 casi avevano meno di un anno di età
  • 237 casi segnalati tra operatori sanitari

Dottor Alessandro Cafarotti, specializzato in Pediatria e diploma nazionale SIUMB in ecografia pediatrica.
Studio pediatrico Cafarotti,via Flora 9
00042 Anzio tel.  331 974 4331
Per inoltrare le vostre domande potete scrivere agli indirizzi: studiopediatricocafarotti@gmail.com OPPURE redazione@ilclandestinogiornale.it con oggetto “L’angolo del Pediatra” .