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Rifiuti in strada a Lido delle Sirene e Cincinnato, i cittadini chiamano il Prefetto

"Facciamo seguito all'ennesima doglianza qui di seguito inoltrata e ci chiediamo - al di là degli accorati appelli alla cittadinanza dell'assessore all'Ambiente del Comune di Anzio - 

“Facciamo seguito all’ennesima doglianza qui di seguito inoltrata e ci chiediamo – al di là degli accorati appelli alla cittadinanza dell’assessore all’Ambiente del Comune di Anzio – fino a quando i cittadini siano chiamati a pazientare a fronte della palese incapacità dell’amministrazione locale a gestire i rifiuti in modo attento, razionale ed intelligente”. Lo scrivono, non senza rabbia, in una nota stampa “L’Intesa dei Cittadino del Lido delle Sirene e Cincinnato”.
“Abbiamo dati ufficiali che documentano un aumento della TARI del 44% negli ultimi 5 anni a fronte di un palese decadimento del servizio. Eppure la raccolta differenziata – per come sbandierato da certa politica – avrebbe dovuto consentire, attraverso l’arricchimento derivato dalle vendite del materiale riciclabile, un risparmio dei tributi. Una bella presa per i fondelli. Nel 2014 – sempre certa politica squalificata dal 50% della popolazione – promulgava un provvedimento a fronte del quale un servizio inadeguato avrebbe comportato una drastica riduzione della tassa da corrispondere. Manco a pensarci. Abbiamo a più riprese richiesto (vedi petizione inoltrata da circa 300 famiglie) che tale provvedimento venisse applicato ai cittadini che hanno la sfortuna di risiedere o villeggiare in questo territorio.
Da Prefettura, Comune, ASL, Polizia, silenzio assoluto. Neanche una replica, una giustificazione insomma qualcosa che facesse pensare che in Italia ci sono ancora le leggi da rispettare e chi ne è a presidio si impegna a farle rispettare. E quindi continuano a moltiplicarsi vergognose situazione come quelle più volte denunciate da una nostra iscritta che – a fronte di comportamenti gravemente omissivi sia del proprietario della villa abbandonata, sia delle autorità vigilanti – vedono compromessa la loro salute per atti di esasperazione di altri incivili che appiccano fuoco alle discariche come quella in specie. Ci chiediamo cosa dobbiamo fare? Forse in base ai principi di sussidiarietà cui fa riferimento frequentemente la UE richiedere di poterci amministrare il territorio per conto nostro attraverso lo storno delle poste di bilancio della gestione rifiuti? Probabilmente, scusate la presunzione, riusciremo a farlo meglio. Sarebbe il caso che il Prefetto di Roma si peritasse di esprimere un suo illuminato parere nel merito”.