Sicurezza per la Festa di sant’Antonio, 70 gli agenti in strada

Una macchina di sicurezza davvero ben congegnata quella messa in campo ieri sera per la Festa di Sant’Antonio ad Anzio, in cui per la prima volta su questo territorio, sono state messe in campo le nuove norme per la sicurezza nazionale, in caso di eventi a cui prenderà parte una moltitudine di persone. Sono stati 24 i varchi all’interno di un cerchio pedonale, partito dal villa Adele (il traffico era bloccato su viale Paolini, via Gramsci, via Fanciulla) tutti presidiati dalla Polizia Locale neroniana guidata dal Comandante Sergio Ierace, che ha usufruito della collaborazione di due Associazioni di protezione vivile, l’Associazione Guardie Ambientale del Gruppo Anziate e l’Associazione dei Martiri di Nassirya dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo di Roma, che già in precedenza aveva collaborato con il Comandate Ierace nei primi soccorsi prestati alle popolazioni di Amatrice ed Accumuli colpite dal  terremoto. Il dispositivo di sicurezza prevedeva una cinta esterna all’area interessata dall’attraversamento della Processione ed una interna per evitare possibili ingressi indesiderati.

Circa settanta le persone impegnate in strada, in sostanza tutto il Comando della Polizia locale, poliziotti, Carabinieri (in particolare a supporto della scorta del Santo), oltre al personale della Capitaneria e della Finanza, impegnati anche in mare. Uno spiegamento di forze che non è passato inosservato ai tanti presenti e che ha fatto si che tutto filasse liscio. Proprio le forze dell’ordine sono state le prima ad essere ringraziate da Monsignor Sciacca al termine della processione, ma anche dal Sindaco Luciano Bruschini. “Ringrazio i miei uomini – ha detto il Comandante della Polizia locale Ierace – per l’impegno messo in una ricorrenza molto sentita, e gli operai comunali delle due associazioni di protezione civile presenti che hanno fornito la loro preziosa collaborazione, nonchè le amministrazioni comunali che ci hanno gentilmente prestato le transenne per permetterci un maggiore ordine e controllo del territorio rispetto del piano di sicurezza”.