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L’allarme della Capitaneria sulla vendita abusiva di pesce e telline, si rischia l’epatite

Non si contano più i sequestri sul pescato abusivo, commercializzato sulle banchine del porto di Anzio. L'avviso della Capitaneria sui rischi

Come riconoscere un commerciante autorizzato

Non si contano più i sequestri sul pescato abusivo, commercializzato sulle banchine del porto di Anzio, in strada e fuori dai supermercati. Ogni giorno il personale della Capitaneria di Porto di Anzio avvia dei serrati controlli a tutela della salute pubblica. L’allarme è concreto, poiché moltissimo del pesce messo in vendita non risponde minimamente ai criteri igienici di legge e può causare emergenze gravi per la salute umana. “Invitiamo i cittadini – fanno sapere dalla Capitaneria – a non acquistare in nessun caso telline e altri mitili in vendita in secchi o bacinelle. Si tratta di prodotti di cui non si conosce la provenienza e in certe zone il pescato non è commestibile se non viene prima depurato. Non solo, spesso telline e vongole vengono tenute per ore a mollo in acqua non fresca e con queste alte temperature il prodotto deperisce rapidamente e non è commestibile. Si rischia anche l’epatite. Invitiamo i cittadini a fare degli acquisti consapevoli e a consumare esclusivamente pesce di cui conoscono la provenienza e lo stato di conservazione”.