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Spiaggia inquinata a Nettuno, multe e denunce a chi non rispetta i divieti

Dopo le continue violazioni del divieto di sostare sull'arenile libero sotto il Santuario il sindaco Angelo Casto ha deciso di prendere provvedimenti

E’ stata emessa lo scorso mese una ordinanza del sindaco di Nettuno Angelo Casto che vieta persino la sosta e il passaggio sul tratto di arenile libero sotto il Santuario di Nostra Signora delle Grazie. All’ordinanza, ampiamente pubblicizzata, è seguita una misura ancora più imponente, la realizzazione di una recinzione che impedisse il passaggio e facesse capire con chiarezza che si trattava di una situazione di rischio serio per la salute. Nulla di tutto questo è servito a bloccare i tanti cittadini che armati di sdraio e ombrelloni hanno comunque affollato l’arenile, non senza una incredibile dote di incoscienza per i rischi a cui andavano incontro. Molti di loro, addirittura, hanno portato con sé i bambini, esponendoli a danni davvero seri, dalle micosi alle infezioni della pelle. Il primo cittadino, incredulo rispetto a questa reazione da parte dei cittadini ha prima inasprito le condizioni di accesso, realizzando una seconda barriera, poi ha investito su una campagna informativa fatta di una cartellonistica più ampia rispetto a quella presente fino ai giorni scorsi (cartellonistica spesso rimossa da ignoti e sostituita più volte). Oggi la svolta. Il sindaco, autorità sanitaria del Comune, ha chiesto l’espresso intervento della Polizia Locale per il monitoraggio della spiaggia, l’individuazione dei trasgressori che saranno tutti multati e, eventualmente, denunciati. Resta incredibile chi di fronte a un rischio concreto per la propria salute, i cittadini se ne infischino di recinzioni e cartelli e decidano di farsi il bagno in un posto pericoloso.

“I vigili non ci hanno fatto la multa – ci racconta un ragazzino di 14 anni, al mare con un gruppo di coetanei per farsi il bagno e giocare a pallone – però ci hanno spiegato che la sabbia è inquinata e dovevamo andare via, e ci siamo allontanati subito e ci siamo lavati i piedi. Li avevamo visti i cartelli, ma non abbiamo fatto caso a quello che c’era scritto, non avevamo capito che era veramente così pericoloso”. Da adesso in poi nessuno potrà più ignorare il pericolo poiché sono stati messi enormi cartelli ogni tre metri, cartelli che non si possono ignorare.